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"Flowers. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale" al Chiostro del Bramante

La più grande mostra italiana dedicata ai fiori

 

Fragili e potenti, i fiori parlano un linguaggio universale capace di attraversare i secoli e le culture. emozioni, celebrano la bellezza, protestano silenziosamente e custodiscono storie millenarie. Ed è proprio a loro che il Chiostro del Bramante di Roma dedica una mostra straordinaria: “Flowers. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale”, in programma fino al 18 gennaio 2026. La mostra, curata da Franziska Stöhr con Roger Diederen, in collaborazione con Suzanne Landau, offre un viaggio attraverso cinque secoli di arte, cultura e innovazione.


Un vero e proprio viaggio sensoriale prende vita in un percorso espositivo che unisce opere del passato e del presente, offrendo al pubblico una lettura inedita del ruolo che i fiori hanno avuto, e giocano tutt’oggi, nell’evoluzione della nostra storia e della nostra società. Le opere protagoniste spaziano dal XVI al XXI secolo. Dipinti, sculture, manoscritti, arazzi, fotografie, installazioni site-specific, opere di realtà aumentata e intelligenza artificiale si intrecciano per raccontare l’incontro tra arte e natura.

 

Tra i Maestri presenti spiccano Jan Brueghel il Vecchio e la sua narrazione dei fiori come protagonisti silenziosi di un ampio universo simbolico, tra sacro e profano; Girolamo Pini e la sua straordinaria attenzione al dettaglio botanico; Edward Burne-Jones e William Morris e le loro delicate rappresentazioni floreali che evocano un senso di bellezza eterea tipico del movimento preraffaellita. Accanto a queste opere storiche, troviamo le sculture contemporanee di Ai Weiwei e Kapwani Kiwanga, che utilizzano i fiori come metafora di resistenza e rigenerazione, ponendo l’accento sulle sfide sociali e ambientali del nostro tempo. Studio Drift affascina con le sue installazioni tecnologiche ispirate ai processi naturali, mentre Kehinde Wiley offre un’interpretazione audace e vibrante del tema floreale. Miguel Chevalier esplora la questione della naturalezza e dell'artificialità dei fiori con la sua installazione immersiva, e Rebecca Louise Law crea un suggestivo corridoio in cui il pubblico sarà letteralmente sommerso dai fiori, offrendo un’esperienza sensoriale irripetibile almeno quanto il percorso olfattivo, ospitato lungo il percorso espositivo e la passeggiata botanica, ospitata nel loggiato superiore.

 

Anche l’esterno del Chiostro sarà protagonista della mostra, completamente trasformato in un vero e proprio paradiso terrestre da un’installazione firmata Austin Young (Fallen Fruit). Una sezione speciale è dedicata ai fiori nella scienza e nella politica, sottolineando come questi simboli naturali abbiano spesso avuto un ruolo cruciale nelle dinamiche culturali e sociali, dalle problematiche ecologiche (perfettamente esemplificate dai diversi riferimenti alla dimensione “artistica” delle api, grazie al loro instancabile lavoro di impollinazione) alle battaglie per i diritti civili.

 

Le oltre 90 opere in mostra provengono da 10 diversi Paesi del mondo: il Chiostro del Bramante ha coinvolto istituzioni prestigiose come il Louvre, il Musée d'Orsay, il Petit Palais, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi e i Royal Botanic Gardens, Kew di Londra. Tra i prestatori figurano anche la Galleria Borghese, la Biblioteca Casanatense, il Badisches Landesmuseum di Karlsruhe e l'Israel Museum di Gerusalemme.

 

Per maggiori informazioni

  • 19.00 € - Intero
  • 10:00 - 20:00
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