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GALLERIA FRANCHETTI ALLA CA' D'ORO

Il palazzo fu fatto costruire, a partire dal 1421, dal ricco mercante veneziano Marino Contarini sull' area di una precedente dimora veneto bizantina, divenuta di sua proprieta'. Alla realizzazione della celebre casa da stazio sul Canal Grande collaborarono importanti artefici, quali Marco d' Amadio (probabilmente il progettista, ancorche' il risultato d'insieme sia da imputare a una diretto impegno dello stesso committente), maestranze lombarde capeggiate Matteo Raverti (gia' attivo nella fabbrica del Duomo di Milano), gli scultori Giovanni e Bartolomeo Bon, nonche' il pittore "Zuane de Franza" cui si deve la doratura di alcuni elementi archittonici della facciata che diede il nome all'edificio, oggi andata del tutto perduta assieme alle ricche decocrazioni policrome che la completavano. Un libro dei conti di Marino Contarini, conservato all' Archivio di Stato di Venezia, permette di seguire i lavori del cantiere, attivo per circa un quindicennio, e di rintracciare le varie personalita' impegnate nell'impresa. Ricostruita sulla vecchia pianta a portego della precedente dimora, con grande effetto innovativo, furono aggiunte le tre logge sovrapposte: piu' semplice quella della riva d' acqua, con una diversa decorazione delle polifore le due dei piani superiori. Il coronamento a guglie di altezze alternate, che sormonta il cornicione, costituisce un ultimo aereo diaframma. Tutta la facciata e' rivestita di marmi leggermente venati, con tenui gradazioni di toni, ed e' profilata, nelle partiture architettoniche, da inserti in marmo rosso di Verona, utilizzato anche in tre colonnine della seconda loggia. Dalla parte di terra, un alto muro merlato separa la calle dalla corte , cui si accede da un imponente portone sormontato da un angelo che sorregge lo stemma Contarini. Divisa dopo la morte del Contarini tra gli eredi, la Ca d' Oro passo' in mani diverse subendo trasformazioni interne che ne determinarono un forte degrado. Verso la fine dell' Ottocento venne restaurata da Giovanni Meduna che vi aggiunse parti incongrue, soprattutto in facciata, e demoli' diverse strutture interne originali. Acquistata nel 1894 dal barone Giorgio Franchetti, la Ca' d' Oro venne liberata dalle superfetazioni storicistiche imposte dal Meduna e riportata negli interni, per quanto possibile, allo stato quattrocentesco con l' aggiunta, nel portico terreno, del mosaico pavimentale, realizzato su modello dei mosaici marciani e del rivestimento bicromo in marmo bianco e rosso delle pareti.

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