Sanità: non vinse primariato, giudice riconosce 200mila euro

Perse il concorso per il primariato ma era convinto ci fossero state irregolarità: il Giudice del Lavoro Angelo Riccio Cobucci gli ha dato ragione, condannando l'Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale a risarcirlo con 201mila euro per mancata chance professionale. Protagonista è Matteo Cassin, da 30 anni in Cardiologia al Santa Maria Angeli, dove ha anche svolto il primario facente funzioni per lungo periodo prima del concorso, nel 2015. La commissione scelse il collega, Guglielmo Bernardi. Il quale rimane nella carica di primario mentre Cassin resta suo vice. All'epoca quest'ultimo, ritenendo non fossero state valutate oculatamente le competenze, con punteggi non conformi al proprio curriculum professionale, si era rivolto prima al Tar (che ha dichiarato di essere incompetente in materia), quindi al Giudice del lavoro. "Sono contento perché possiamo credere ancora nella giustizia", ha commentato Cassin. L'Azienda parla di "domanda parzialmente accolta" e valuta ricorso contro la sentenza.

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