Sci: troppo caldo, Col Joux rischia fine

Le continue chiusure per mancanza di neve e i 600 mila euro necessari alla revisione della seggiovia mettono a rischio la sopravvivenza del piccolo comprensorio sciistico del Col de Joux. E' stato ampliato nel 2014 con una terza pista "costata 600 mila euro e l'abbattimento di 1.000 alberi", ha spiegato in un incontro di Legambiente Paolo Ciambi, all'epoca consigliere comunale di minoranza a Saint-Vincent, oggi in maggioranza. Il comprensorio si estende da 1.600 a 1.950 metri: "Vista la quota, non si riesce a garantire l'innevamento. Quest'anno avevano innevato tutta la pista: una settimana dopo non c'era più neve perché era cambiato il tempo. E' una situazione aleatoria che costa un mucchio di soldi", lamenta il sindaco, Mario Borgio. Dal 2014 c'è stato un "tracollo climatico perché - ha detto Ciambi - su cinque inverni, solamente in uno, nel 2017-2018, la seggiovia è riuscita ad aprire durante le feste di fine anno; negli altri quattro solo a fine gennaio. Addirittura quest'anno è sempre stata chiusa".

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