Munch. La rivoluzione espressionista
Al Centro Culturale Candiani di Mestre, dopo le precedenti rassegne dedicate a Matisse, Chagall e Kandinsky, arriva la mostra MUNCH. La rivoluzione espressionista, che racconta il maestro norvegese non solo come autore dell’iconico Urlo, ma anche come figura centrale della cultura europea tra Ottocento e Novecento. Un percorso avvincente tra capolavori grafici, influenze simboliste e postimpressioniste, secessioni europee e profonde connessioni con la contemporaneità.
La carica travolgente di forme e colori dell’arte di Munch si riverbera in tutto il XX secolo, non solo nella linea scandinava e tedesca che entra nelle collezioni di Ca’ Pesaro attraverso le acquisizioni del Comune di Venezia in occasione delle Biennali, ma anche nella grande stagione della Repubblica di Weimar tra le due guerre mondiali.
La lezione dell’Espressionismo tedesco e nordico entra nelle opere di capesarini come Ugo Valeri, nelle maschere del belga James Ensor, nelle taglienti incisioni di Max Beckmann, di cui Ca’ Pesaro conserva un eccezionale nucleo di 29 grafiche, parte della donazione fatta da Paul Prast nel 2022. A Beckmann e alla sua impietosa descrizione della natura umana, brutale e feroce, sono affiancati altri maestri come Otto Dix, Christian Rohlfs, o ancora l’italiano Alberto Martini con la sua arte incisoria capace di scavare le forme e le figure umane.
L’urlo espressionista di Munch continua nel corso del XX secolo con le opere di denuncia di Renato Guttuso e con gli orrori della guerra descritti attraverso la sensibilità di diversi autori che portano la modernità fino ai giorni nostri, con i conflitti recenti ripresi nelle monumentali figure di Marina Abramovič e Shirin Neshat, nei teschi di Mike Nelson e Brad Kahlhamer, opere donate nel dicembre 2022 da Gemma De Angelis Testa al Comune di Venezia per Ca’ Pesaro.
- Ingresso Gratuito Previa Registrazion
- 10:00 - 19:00