Pilade: il dramma di Pierpaolo Pasolini
Il dramma Pilade, pubblicato nel 1967 (dopo la stesura assieme agli altri testi nel 1966), è una delle tragedie borghesi di Pier Paolo Pasolini: è una invenzione in cui il poeta immagina la continuazione di una tragedia precedente, quell’Orestea di Eschilo che Pasolini aveva tradotto, nel 1960, per l’allestimento di Vittorio Gassman. Nella versione di Bluemotion, lo spettacolo si apre a suggestioni e atmosfere di una cupa contemporaneità. Argo è un luogo disperso, buio, abbandonato, dove i personaggi sempre in scena si ritrovano dopo un rave, agli albori degli anni Duemila. Sperimentano la fine di un’era. Le Eumenidi sono diventati corpi transessuali, i contadini della tragedia sono lavoratori neri sfruttati. Gli eroi non sono più capaci di agire, perché tra vittoria e sconfitta non c’è più differenza.