"Il ratto dal serraglio" di Mozart in scena a Torino
«Essere umani e buoni / e perdonare senza egoismo» è la morale illuministicamente enunciata alla fine del Ratto dal serraglio di Mozart dalle due coppie di protagonisti, appena sopravvissuti a disavventure che sarebbero tragiche (rapimento, schiavitù, minacce di supplizi e di morte) se non ci trovassimo in una commedia. Secondo il luogo comune, quest’opera con dialoghi parlati preparerebbe a Mozart il terreno per il futuro Flauto magico. Non è del tutto vero: Il ratto dal serraglio è un’opera dal carattere molto diverso, dove l’Oriente non è un luogo magico e carico di simboli, ma il luogo tipico del genere settecentesco della “turcheria”, dove tutto è assurdo, paradossale, capovolto.