Uomo morì dopo pugno, una condanna

Il 2 ottobre 2017, in un bar di Torino, un panettiere romeno di 40 anni, Ciprian U., colpì con un pugno al volto un uomo di origini tunisine, Jamil J., che morì in ospedale sei giorni dopo. Oggi è stato condannato dalla Corte d'Assise a sei anni e otto mesi per omicidio preterintenzionale. Ai familiari della vittima, parte civile con l'avvocato Elena Emma Piccatti, sono state assegnate provvisionali per un totale di 460 mila euro. Uno dei nodi del processo era legato alle condizioni di salute di J., al quale, dopo il ricovero, fu scoperta una massa tumorale al cervello - ormai incurabile - di cui nessuno era stato a conoscenza. La Corte ha accolto la linea del pm Marco Sanini, secondo cui l'aggressione fu una concausa della morte. L'imputato, difeso dall'avvocato Alessandra Dalla Riva, si è detto "sconvolto dall'accaduto".

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