La fisica Gabriella Greison torna sul post preso di mira da commenti sessisti per la scollatura
Gabriella Greison torna sui "processi alla scollatura" dopo essere stata protagonista alla consegna delle lauree dell'università di Messina
La fisica e divulgatrice Gabriella Greison, dopo aver consegnato le lauree dell’Università di Messina in qualità di madrina al teatro di Taormina, ha scritto un lungo post su Instagram in cui è tornata a parlare dei commenti sessisti che alcuni hater le hanno indirizzato. L’odio social si è riversato su di lei per un video in cui è apparsa con un abito ritenuto da alcuni utenti troppo scollato. “L’ironia disinnesca l’assurdo”, ha chiosato in merito ai biasimi che le sono stati rivolti.
- Gabriella Greison torna sui "processi alla scollatura"
- La scrittrice "disinnesca l’assurdo" con l'ironia
- La nota della rettrice dell'università di Messina
Gabriella Greison torna sui “processi alla scollatura”
Greison è laureata in fisica nucleare all’università di Milano ed è un’affermata scrittrice, attrice, conduttrice e, come ama definirsi, narratrice di meccanica quantistica. L’università di Messina, per la consegna di alcune lauree, l’ha invitata al teatro Taormina affidandole il ruolo di madrina.
Dopo l’evento, la scrittrice è tornata a parlare degli haters che l’hanno attaccata. “Eccomi. Finalmente sul palco. Dopo i lunghi post, le risposte indignate, le analisi sartoriali, gli esami di bon ton, i processi alla scollatura… ecco la realtà vera. Quella che ho vissuto io a Taormina”, ha esordito su Instagram a corredo di alcuni scatti relativi alla consegna delle lauree.
La studiosa ha spiegato che ha avuto l’onore di essere stata protagonista al teatro davanti a “cinquemila ragazzi e ragazze, alla rettrice, ai professori, ai prorettori, ai rettori, ai dottorandi, alle famiglie, tutti felici per la bellissima serata e il discorso che ho costruito per loro”.
E ancora: “E il mio discorso – che ha fatto ridere, piangere, e pensare, così mi hanno scritto in centinaia che c’erano, erano lì presenti e hanno ascoltato e visto tutto – era il centro di tutta questa mia fatica che dura da giorni. Tutto un altro mondo, tutto un altro momento. Un momento vero”.
La scrittrice “disinnesca l’assurdo” con l’ironia
Spazio poi a una riflessione sugli hater che l’hanno attaccata: “Le mie risposte sono ironiche…perché io sono ironica… cosa dovevo fare, mettermi a spiegare la termodinamica dei tessuti estivi? L’ironia è l’unica risposta possibile quando il livello della discussione precipita sotto il livello del mare… in piena estate. L’ironia disinnesca l’assurdo”.
“Perché – ha aggiunto – se ti attaccano per lo scollo e ignorano i contenuti, non puoi rispondere con la lista delle pubblicazioni scientifiche: puoi solo ridere e far ridere. L’ironia è un modo per dire: vedo tutto, capisco tutto, ma non sono qui con te, sono da un’altra parte. Perché se la realtà era la mia voce che parlava davanti a cinquemila giovani e la loro era una polemica sulle spalline, l’unico modo elegante per ricordargli che sono fuori tema è l’ironia”.
La nota della rettrice dell’università di Messina
In difesa della fisica è intervenuta, attraverso una nota, anche la rettrice dell’università di Messina, la prof.ssa Giovanna Spatari: “Ritengo di interpretare la volontà di chi è intervenuto alla cerimonia di Taormina, nel ringraziare la dott.ssa Gabriella Greison per lo splendido intervento che ci ha regalato”.
“Le sue parole – si legge nel comunicato – hanno offerto a tutti noi una visione profonda e originale di ciò che è il nostro tempo, del percorso di maturazione che ragazze e ragazzi sono chiamati ad affrontare e dello spirito creativo con il quale va pensato il futuro. Ha, inoltre, voluto omaggiare la nostra terra, con riferimenti emozionanti alla sua storia, alla sua cultura, alla sua tradizione”.
“Non possiamo che esprimerle solidarietà per i commenti sessisti ricevuti da chi, evidentemente, non ha strumenti per comprendere lo spessore della persona e l’importanza dei messaggi che veicola. Da chi, ancorato a una cultura desueta e antistorica, ne continua a utilizzare le modalità e i codici espressivi”, ha concluso Spatari.