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Grosso felino a Venarotta vicino Ascoli Piceno, per alcuni potrebbe essere un puma: rilevata una traccia

Sarebbe un puma il grosso felino che circola a Venarotta, in provincia di Ascoli Piceno, seminando terrore. Scatta la protesta

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Mariaclaudia Catalano

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista dal 2012. Laureata in Lettere Moderne con esperienze sul web, in radio e tv nazionali. Appassionata di cronaca e politica

I primi avvistamenti dell’ormai famosissimo puma di Venarotta sono stati registrati a fine maggio. Che sia suggestione, voglia di essere virali sui social o realtà, i nuovi avvistamenti in provincia di Ascoli Piceno del grosso felino sembrano essere aumentati. Precisamente il 29 maggio è scattata a Galliggiano la caccia alla leonessa, risultando tra l’altro attendibile per chi ha dato il via alle ricerche. Con il passare del tempo, nonostante lo scetticismo della forestale, le indagini sono proseguite. Con il passare del tempo, si protende a far coincidere l’identikit del grosso felino, ancora virale sui social, con quello di un puma.

Gli avvistamenti del puma

Partiamo dall’inizio: il 29 maggio partono le prime segnalazioni di una giovane leonessa avvistata nel territorio di Venarotta, per la precisione a Galligiano. Diverse persone, giudicate attendibili da chi aveva raccolto la notizia, giuravano di aver visto il grande felino in una zona impervia.

Passato quasi un mese, la leonessa è diventata un puma, e la notizia si è ingrandita arrivando a coinvolgere i carabinieri forestali, da subito piuttosto scettici: del resto non è la prima volta, basta ricordare la pantera di Grottammare e quella della Vallata.

Venarotta, in provincia di Ascoli Piceno, dove sarebbe stato avvistato il presunto puma

Il drone per catturare il grosso felino ad Ascoli Piceno

Di recente si è allargata l’area degli avvistamenti del puma di Venarotta che avrebbe fatto la sua prima apparizione a Mozzano coinvolgendo nell’operazione anche il comune di Ascoli Piceno.

Intanto i sindaci delle cittadine coinvolte e le forze dell’ordine continuano a rassicurare la popolazione e a non prendere sotto gamba qualsiasi tipo di informazione fornita.

L’altra certezza, oltre all’impronta analizzata appartenente ad un grosso felino, è che al momento non risultano animali non autoctoni fuggiti da strutture specializzate.

In particolare il 18 giugno il sindaco di Venarotta, tramite Facebook, aveva annunciato ai concittadini l’utilizzo di droni durante le ore serali per setacciare tutta la zona.

A tal proposito si chiedeva a tutti di evitare luci, rumori e altri elementi che potessero interferire con le operazioni.

Le proteste contro il ddl caccia

La notizia è stata utilizzata come strumento per gli animalisti per protestare contro il ddl caccia.

Nel frattempo, infatti, le associazioni Animalisti Italiani, Enpa, Lac, Lav, Lndc Animal Protection e Oipa hanno depositato in Cassazione la proposta di legge d’iniziativa popolare per:

  • abolizione della caccia
  • rafforzamento della tutela di lupi e orsi
  • aumento delle aree destinate a parco
  • divieto d’ingresso dei cacciatori nelle proprietà private

Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, i proponenti daranno il via alla raccolta firme per ottenerne almeno 50 mila in 6 mesi, soglia necessaria affinché la proposta possa essere discussa in Parlamento.

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