Il mondo interiore di un clandestino in "Cristophe"
Nell’estate del 1995 Nicola, allora diciannovenne a Parigi per vacanza, incontra Sami – o Christophe come lui preferiva farsi chiamare – un sans-papiers tunisino che vive di elemosina. L’incontro breve ma intenso tra Nicola e Christophe darà il via a un intenso scambio epistolare. Trent’anni dopo Nicola ritrova le lettere, conservate negli anni e sente l’urgenza di raccontare la storia di Christophe dandogli voce in prima persona... In un momento storico in cui i clandestini sono considerati come una massa priva d’identità, Nicola racconta il mondo interiore di uno di loro, di un poeta che, attraverso quelle lettere, ha oltrepassato una frontiera che lui stesso non avrebbe potuto attraversare e ha lasciato una traccia dei suoi pensieri più intimi.