"Sei gradi di separazione" della coreografa Alessia Gatta
Secondo una teoria formulata dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy, ogni persona può essere collegata a qualunque altra persona o cosa attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di 5 intermediari. “Sei gradi di separazione” mette in scena un’indagine corporea che, ispirandosi all’omonima teoria sociologica, si evolve trascendendo la dimensione tangibile e spiegabile. Così la coreografa Alessia Gatta giunge al compimento della trilogia (iniziata con “Keeping Warm” e proseguita con “Tu”) che esplora i concetti di Contatto e Legame. La danza è ancora una volta strumento per narrare le dinamiche sottese ai rapporti umani e ciò che questi generano nell’individuo.
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