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Picchia ex collega ad Assisi con un palo di ferro, selvaggia aggressione innescata da dissidi personali

Un 21enne di Assisi è stato sottoposto a divieto di avvicinamento dopo una grave aggressione a un ex collega. Indagini in corso.

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Virgilio Notizie

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Fatti di lesioni personali gravi e aggravate sono stati contestati a un 21enne di Assisi, raggiunto da una misura cautelare che gli vieta di avvicinarsi e comunicare con la vittima. L’episodio, avvenuto nelle scorse settimane, è stato ricostruito dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, che hanno identificato il presunto autore grazie a indagini approfondite. La misura è stata disposta dal gip a tutela della persona offesa, ex collega dell’indagato, dopo che la vittima era stata aggredita e aveva riportato gravi conseguenze fisiche.

Le indagini della Polizia e la ricostruzione dei fatti

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’indagine ha preso avvio dopo che la vittima, un ex collega dell’indagato, è stata colpita con un palo in metallo durante una violenta aggressione. L’episodio sarebbe scaturito da dissidi personali tra i due. La vittima ha riportato lesioni giudicate guaribili in oltre quaranta giorni, con postumi permanenti ancora in corso di valutazione da parte dei medici.

La paura della vittima e l’avvio delle indagini

Inizialmente, la gravità dell’episodio e il timore di possibili ritorsioni hanno spinto la vittima a non denunciare l’accaduto. Solo in un secondo momento, grazie all’attività investigativa degli agenti, è stato possibile ricostruire la dinamica dei fatti. Gli investigatori hanno svolto un lavoro meticoloso, analizzando le celle telefoniche e ascoltando sia la vittima sia diversi testimoni, riuscendo così a individuare il presunto responsabile.

L’identificazione dell’indagato e la misura cautelare

Le prove raccolte dagli agenti hanno permesso all’Ufficio di Polizia di richiedere una misura cautelare nei confronti del 21enne, indagato insieme a un altro soggetto al momento non identificato. Il gip ha accolto la richiesta, emettendo un’ordinanza che impone il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa. In particolare, è stata stabilita una distanza minima di 500 metri dall’abitazione e dagli altri luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, oltre al divieto assoluto di qualsiasi forma di contatto.

Perquisizioni e ulteriori accertamenti

Durante l’esecuzione della misura cautelare, la Polizia ha effettuato anche una perquisizione domiciliare, personale e informatica nei confronti dell’indagato. L’obiettivo era quello di reperire ulteriori elementi utili alle indagini e consolidare il quadro probatorio già emerso. Gli accertamenti sono tuttora in corso, anche per identificare il secondo soggetto coinvolto nell’aggressione.

Il ruolo del G.I.P. e le esigenze cautelari

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza e attuali esigenze cautelari, tali da giustificare l’applicazione della misura restrittiva. L’obiettivo principale è quello di tutelare la vittima da ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza personale, impedendo ogni forma di avvicinamento e comunicazione da parte dell’indagato.

La situazione ad Assisi e le reazioni della comunità

L’episodio ha suscitato preoccupazione nella comunità di Assisi, dove simili fatti di violenza sono rari e destano particolare allarme sociale. Le forze dell’ordine hanno ribadito l’importanza di denunciare tempestivamente ogni episodio di aggressione o minaccia, sottolineando il ruolo fondamentale della collaborazione tra cittadini e istituzioni per prevenire e contrastare i reati contro la persona.

Conclusioni e sviluppi futuri

Le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti della vicenda e individuare il secondo responsabile dell’aggressione. Nel frattempo, la misura cautelare emessa dal gip rappresenta un segnale forte a tutela della vittima e della collettività. L’attenzione delle autorità resta alta per garantire la sicurezza e prevenire nuovi episodi di lesioni o violenza nella città di Assisi.

IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.

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