Amazon, licenzia 14mila lavoratori ma si temono 30mila tagli: sostituiti dall'intelligenza artificiale
Amazon ha confermato 14mila licenziamenti in arrivo, ma secondo le indiscrezioni i tagli potrebbero arrivare fino a 30mila unità in tutto il mondo
Licenziamenti in arrivo per Amazon. L’azienda americana ha annunciato il taglio di 14mila posti di lavoro, ma secondo le indiscrezioni i licenziamenti totali potrebbero presto arrivare a quota 30mila. I tagli, ha fatto sapere Amazon, riguarderanno non solo gli Usa, ma anche altre sedi nel mondo.
- Amazon annuncia i licenziamenti
- Primi 14mila tagli soprattutto negli uffici
- Amazon verso i 30mila licenziamenti?
Amazon annuncia i licenziamenti
Dopo i rumors di stampa, che in mattinata parlavano di 30mila licenziamenti in arrivo, Amazon ha diramato una nota ufficiale. Beth Galletti, vicepresidente responsabile delle risorse umane e della tecnologia, ha fatto sapere che i tagli saranno 14mila, senza specificare in quale zona del mondo.
“Ciò comporterà riduzioni in alcune aree e assunzioni in altre, ma si tradurrà in una riduzione complessiva di circa 14.000 posti di lavoro”, ha fatto sapere Galletti.
Primi 14mila tagli soprattutto negli uffici
Secondo le indiscrezioni, i primi tagli riguarderanno soprattutto funzioni amministrative. La responsabile di Amazon ha parlato di tagli che “fanno parte del nostro continuo impegno per diventare ancora più forti, riducendo ulteriormente la burocrazia, eliminando livelli gerarchici e riassegnando le risorse”.
Molti ruoli verranno ricoperti da software basati sull’intelligenza artificiale, ma presto anche nei magazzini molti lavoratori – come sta già accadendo – verranno rimpiazzati da robot e macchinari “intelligenti”.
La stampa americana aveva parlato di 30mila posti di lavoro di lavoro in meno nell’ambito del piano di riduzione dei costi voluto dall’amministratore delegato Andy Jassy. Per ora i tagli riguardano funzioni di supporto o strategiche, come risorse umane, pubblicità e quadri dirigenziali.
Amazon verso i 30mila licenziamenti?
Se il numero di licenziamenti dovesse trovare conferma, si tratterebbe di un taglio di quasi il 10% della forza lavoro complessiva di Amazon attualmente impiegata negli uffici. In totale il colosso fondato da Jeff Bezos conta 1,5 milioni di dipendenti in tutto il mondo.
Le indiscrezioni sulla prossima ondata di licenziamenti sono state diffuse da Reuters, Wall Street Journal e New York Times. Nei prossimi giorni Amazon pubblicherà i conti del terzo trimestre e, probabilmente, verrà fatta chiarezza maggiore sui licenziamenti. I media Usa citano diverse motivazioni per questa ondata di licenziamenti, tra cui la necessità di “correggere il tiro” dopo le massicce assunzioni durante la pandemia di Covid-19.
Le prime lettere di licenziamento sono attese a breve, mentre altre partiranno a gennaio, dopo il picco di attività delle festività natalizie.