Blitz in uno stabilimento balneare a Bagnara Calabra: trovati lavoratori spiati e carne avariata sotto il sole
Controlli dei Carabinieri in uno stabilimento balneare di Bagnara Calabra: scoperti lavoro nero, alimenti non tracciati e videosorveglianza irregolare.
Un lavoratore in nero, alimenti privi di tracciabilità e un impianto di videosorveglianza installato senza autorizzazione sono stati scoperti in uno stabilimento balneare della costa tirrenica reggina. È quanto emerso da un controllo effettuato dai Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, con il supporto del personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e dei medici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. L’operazione, condotta nella giornata di ieri, è stata finalizzata a contrastare il lavoro sommerso e a verificare le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Controlli mirati
Come indicato dal portale ufficiale dei Carabinieri, il blitz è stato organizzato nell’ambito di una serie di controlli a tappeto lungo le località balneari della provincia, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei lavoratori, la salute dei consumatori e il rispetto delle normative, soprattutto in un periodo dell’anno caratterizzato da un forte incremento del flusso turistico e della domanda di servizi stagionali.
Lavoratore in nero e violazioni sulla sicurezza
Durante l’ispezione, i militari hanno accertato la presenza di un lavoratore impiegato senza regolare contratto. L’uomo, secondo quanto emerso, non era mai stato sottoposto alla visita medica obbligatoria né aveva ricevuto la formazione prevista dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro. Questa situazione ha fatto scattare immediatamente le contestazioni per lavoro nero e mancato rispetto delle disposizioni sulla tutela della salute dei dipendenti.
Videosorveglianza senza autorizzazione: violazione della privacy
Un altro aspetto emerso dal controllo riguarda l’installazione di un sistema di videosorveglianza all’interno della struttura. Le telecamere riprendevano i dipendenti durante l’orario di lavoro, ma erano state installate senza le necessarie autorizzazioni e senza fornire alcuna informativa ai lavoratori. Questa condotta ha rappresentato una chiara violazione delle norme sulla privacy nei luoghi di lavoro, aggiungendo ulteriori elementi di irregolarità al quadro già emerso.
Alimenti senza tracciabilità e carenze igienico-sanitarie
Dal punto di vista sanitario, l’ispezione ha portato al sequestro di circa 40 chilogrammi di alimenti risultati privi della necessaria tracciabilità. Gli operatori dell’Azienda Sanitaria Provinciale hanno inoltre riscontrato l’assenza del manuale di autocontrollo igienico, documento fondamentale per garantire la sicurezza alimentare. I prodotti, giudicati non idonei alla somministrazione, sono stati immediatamente smaltiti per evitare rischi ai consumatori.
Sanzioni e provvedimenti immediati
Alla luce delle numerose violazioni riscontrate, per il titolare dell’attività è scattata la denuncia in stato di libertà. Nei confronti dell’impresa è stata disposta la sospensione immediata dell’attività imprenditoriale, misura adottata per tutelare la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori. Le irregolarità hanno comportato anche l’applicazione di sanzioni amministrative per un totale di 17.000 euro e ammende pari a 3.500 euro.
L’operazione ha visto coinvolte le autorità di Bagnara Calabra e Reggio Calabria, con la collaborazione tra Carabinieri, Nucleo Ispettorato del Lavoro e Azienda Sanitaria Provinciale. Per ulteriori dettagli sulla città di Bagnara Calabra è possibile consultare il portale dedicato.
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.