Estradato in Italia il latitante Fatjon Gjonaj dopo la cattura a Dubai, i dettagli dell'operazione
Fatjon Gjonaj, latitante albanese, è stato arrestato e estradato dagli Emirati Arabi per traffico di droga. Operazione coordinata dalla Polizia di Milano.
Furto internazionale di stupefacenti e associazione per delinquere sono le accuse a carico di Fatjon Gjonaj, cittadino albanese, arrestato ed estradato in Italia nella serata del 3 giugno. L’uomo, ritenuto al vertice di un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga, è stato scortato dalle autorità italiane dopo essere stato catturato negli Emirati Arabi Uniti. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, si è conclusa con il suo arrivo all’aeroporto di Fiumicino alle ore 18.15 del 3 giugno 2025, dopo una lunga latitanza iniziata nel dicembre 2024.
La fonte della notizia e il contesto investigativo
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, il rientro in Italia di Fatjon Gjonaj rappresenta il risultato di una complessa attività investigativa internazionale. L’indagine, avviata dalla Squadra Mobile di Milano e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha preso avvio in seguito a un grave episodio di agguato avvenuto il 12 aprile 2019 ai danni di Enzo Anghinelli. In relazione a quell’evento, le autorità avevano già ottenuto la condanna in primo grado del presunto mandante e dell’autore materiale, ma le indagini hanno portato a scoprire un più ampio scenario criminale.
Le indagini e la fuga all’estero
Le attività di ricerca di Gjonaj sono state attivate su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Milano, dopo che l’uomo si era reso irreperibile dal dicembre 2024. Il 3 giugno scorso, grazie alla collaborazione tra il Servizio Centrale Operativo, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e gli Esperti per la Sicurezza in Albania e negli Emirati Arabi Uniti, Gjonaj è stato localizzato e arrestato a Dubai dalla Polizia locale, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale a fini estradizionali.
Il ruolo delle autorità internazionali
La cattura di Gjonaj è stata resa possibile grazie a una sinergia tra le forze di polizia italiane e quelle emiratine. Il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, insieme all’Esperto per la Sicurezza di stanza ad Abu Dhabi, ha attivato tempestivamente le procedure necessarie per individuare e bloccare la fuga del latitante. La Polizia di Dubai ha quindi proceduto all’arresto, consentendo il trasferimento in Italia sotto scorta.
Le accuse e il quadro indiziario
Gjonaj è indiziato di essere al vertice di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, in particolare cocaina, hashish e marijuana. Il quadro indiziario che ha portato all’emissione della misura cautelare si basa su una meticolosa analisi delle comunicazioni dell’indagato, effettuate tramite piattaforme di messaggistica criptate. Queste informazioni sono state acquisite dagli investigatori della Squadra Mobile e dalla magistratura italiana, con il supporto di DCSA, Eurojust ed Europol.
Gli arresti collegati e il procedimento penale
Nell’ambito dello stesso procedimento penale, il 17 dicembre 2024 e il 4 aprile 2025 erano già stati arrestati complessivamente 12 soggetti, tutti indagati per traffico di stupefacenti e associazione per delinquere ai sensi degli articoli 73 e 74 del DPR 309/90. Questi arresti hanno permesso di ricostruire la struttura e le modalità operative dell’organizzazione criminale, che operava su scala internazionale.
La collaborazione tra Italia ed Emirati Arabi Uniti
La fuga di Gjonaj verso l’estero è stata immediatamente individuata dalle autorità italiane, che hanno attivato il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e l’Esperto per la Sicurezza ad Abu Dhabi. La collaborazione tra le autorità dei due Paesi si è rivelata determinante per la riuscita dell’operazione. Nel giugno di quest’anno, la Polizia di Dubai ha arrestato il latitante, che si era stabilito nella nota località degli Emirati Arabi Uniti.
L’arrivo in Italia e la traduzione in carcere
All’arrivo all’aeroporto di Fiumicino, dopo le formalità di rito, Fatjon Gjonaj è stato immediatamente tradotto in carcere, dove rimane a disposizione della Procura della Repubblica di Milano. L’arresto del latitante rappresenta un importante successo per le forze dell’ordine italiane nella lotta contro il traffico internazionale di droga e le organizzazioni criminali transnazionali.
Le prospettive future dell’inchiesta
L’operazione che ha portato alla cattura di Gjonaj si inserisce in un più ampio contesto di contrasto alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti su scala internazionale. Le autorità italiane, in collaborazione con le agenzie europee e internazionali, continueranno a monitorare e colpire le reti criminali che operano tra l’Italia e l’estero, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini e la legalità sul territorio nazionale.
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.