Incendi boschivi a Rieti, fuoco divora 80mila mq di bosco e 6 ettari di noceto: fiamme causate da negligenza
Sei persone deferite e 80.000 mq di bosco distrutti: è il bilancio degli incendi colposi in provincia di Rieti, causati da negligenza durante lavori agricoli.
Sei persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria e oltre 80.000 mq di bosco sono stati distrutti a causa di incendi colposi propagatisi in Provincia di Rieti negli ultimi giorni. Gli episodi, avvenuti tra il 15 giugno e il 30 settembre, sono stati ricondotti a condotte imprudenti durante lavori agricoli e di ripulitura, secondo quanto comunicato dai Carabinieri Forestali.
Le indagini dei Carabinieri Forestali
Come indicato dal portale ufficiale dei Carabinieri, i militari delle stazioni Forestali di Cittareale, Contigliano, Poggio Moiano e Rieti, insieme al Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale, hanno condotto approfondite indagini per ricostruire la dinamica di quattro incendi boschivi che hanno colpito il territorio. Le fiamme hanno interessato sei ettari di noceto, 2.000 mq di terreno incolto e 80.000 mq di bosco, causando ingenti danni ambientali e mettendo a rischio la sicurezza pubblica.
Le cause degli incendi: negligenza e imprudenza
Gli accertamenti svolti hanno permesso di stabilire che tutti gli incendi sono stati originati da comportamenti negligenti e imprudenti da parte degli indagati. In particolare, due dei roghi sono stati innescati dall’abbruciamento di residui di sfalci e potature: le fiamme, sfuggite al controllo, si sono propagate rapidamente a causa della siccità e delle condizioni ambientali favorevoli, estendendosi ai terreni circostanti.
Il ruolo degli attrezzi e dei macchinari
Un terzo incendio è stato attribuito all’utilizzo di attrezzi elettrici e a motore durante la ripulitura di un noceto. Le scintille prodotte dagli strumenti hanno raggiunto la vegetazione secca, dando origine a un rogo che ha devastato sei ettari di superficie coltivata. L’ultimo episodio, il più grave in termini di estensione, ha coinvolto 80.000 mq di bosco di orniello, roverella e pino nero sul versante del Monte Terminillo. In questo caso, l’uso incauto di un macchinario a motore ha generato faville che hanno incendiato le aree limitrofe, causando la distruzione di un vasto patrimonio forestale.
Sei persone deferite all’Autorità Giudiziaria
Le indagini hanno portato al deferimento di sei persone all’Autorità Giudiziaria per incendio colposo. I procedimenti sono attualmente in fase preliminare e l’Autorità valuterà le responsabilità individuali. Gli inquirenti hanno sottolineato come la mancanza di attenzione e il mancato rispetto delle norme di sicurezza abbiano avuto conseguenze gravi sia per l’ambiente che per la collettività.
Norme e divieti: la prevenzione degli incendi boschivi
I Carabinieri Forestali hanno ricordato che, nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 30 settembre, è assolutamente vietato accendere fuochi o bruciare residui vegetali, a qualsiasi ora del giorno. Questi comportamenti, oltre a essere imprudenti e illegali, rappresentano una delle principali cause di incendi boschivi colposi. Anche l’uso di macchinari che possono produrre scintille e l’abbandono di rifiuti infiammabili sono stati spesso all’origine di roghi che hanno messo in pericolo persone, animali e habitat naturali.
Le conseguenze penali
Chi si rende responsabile di incendi boschivi colposi rischia pene severe: la legge prevede la reclusione da due a cinque anni per chi provoca danni di questo tipo. I Carabinieri Forestali sottolineano l’importanza di una gestione responsabile del territorio e invitano i cittadini a rispettare le normative vigenti per prevenire tragedie ambientali e tutelare il patrimonio naturale.
La sensibilizzazione e il ruolo dei Carabinieri Forestali
Oltre all’attività di indagine e repressione, i Carabinieri Forestali sono impegnati nella promozione di una maggiore consapevolezza sui rischi legati agli incendi boschivi colposi. Attraverso campagne informative e controlli sul territorio, l’Arma mira a diffondere buone pratiche tra agricoltori, operatori forestali e cittadini, affinché comportamenti imprudenti non si traducano in danni irreparabili per l’ambiente.
Un bilancio pesante per l’ambiente reatino
Gli incendi che hanno colpito la Provincia di Rieti hanno lasciato un segno profondo sul paesaggio e sulla biodiversità locale. La perdita di 80.000 mq di bosco, insieme ai danni subiti da noceti e terreni agricoli, rappresenta un duro colpo per l’ecosistema e per le attività economiche legate alla gestione forestale e agricola. Le autorità invitano la popolazione a collaborare attivamente nella prevenzione degli incendi e a segnalare tempestivamente qualsiasi comportamento sospetto o pericoloso.
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.