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Marco Giallini si racconta da Rocco Schiavone ai problemi di salute: "Ne ho avuti un po', conseguenze noiose"

L'attore Marco Giallini ha parlato della serie Rocco Schiavone e di alcuni problemi di salute con cui ha dovuto fare i conti nell'ultimo periodo

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

L’attore Marco Giallini si è raccontato in un’intervista, rivelando di aver avuto alcuni problemi di salute e di dover ringraziare Rocco Schiavone e la Valle d’Aosta per essere ancora vivo. Giallini ha confidato: “Sono abituato a sparare forte, a vivere a 200 all’ora, se me devo ferma’ un attimo, già me rode”.

I problemi di salute di Marco Giallini

Marco Giallini, intervistato da La Stampa, ha rivelato di aver dovuto fare i conti con alcuni problemi di salute nell’ultimo periodo.

Cose stupide“, l’ha definite l’attore, che però ha poi aggiunto: “Portano conseguenze noiose, regole da seguire. Sono abituato a sparare forte, a vivere a 200 all’ora, se me devo ferma’ un attimo, già me rode. Come diceva Steve McQueen, io vado forte perché così non mi prende nessuno”.

L’attore Marco Giallini, nato a Roma il 4 aprile del 1963, ha citato “Posti in piedi in Paradiso”, “Acab”, “Romanzo criminale”, “Tutta colpa di Freud” e “Perfetti sconosciuti” tra i film che hanno segnato una svolta nell’arco della sua carriera.

Marco Giallini e Rocco Schiavone: “Senza sarei morto”

Parlando di Rocco Schiavone, la serie tv Rai che lo vede attore protagonista, Marco Giallini ha confidato: “Senza, sarei morto. Anche senza la Valle d’Aosta sarei morto”.

L’attore romano ha definito la città di Aosta la sua “seconda casa”. E ha raccontato: “Mi hanno dato le chiavi della città, gli ho detto ‘State attenti, perché qui, adesso, decido io a chi apro e a chi no’. Schiavone è un’avventura stupenda, la devo alla Rai e a Antonio Manzini che ha inventato il personaggio”.

I progetti futuri di Marco Giallini

Nel corso della sua lunga carriera da attore, Marco Giallini ha avuto modo di lavorare anche con Paolo Sorrentino nel film “Amico di famiglia”.

“È andata benissimo” ha ricordato Giallini, che ha poi rivelato: “Il mio sogno è un altro film con lui, un grande, è stata un’esperienza molto bella. C’è stima reciproca”.

Interpellato sul ruolo da attore che gli piacerebbe interpretare in futuro, Marco Giallini ha così risposto: “L’Uomo Ragno, perché ha una bella tuta e poi, quando si mette la maschera… beh, sotto potrei anche non esserci io”.

ANSA

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