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Pomodorini siciliani con salmonella in 17 Paesi Ue, dei 437 casi confermati ben 123 sono in Italia

È in corso in Europa un focolaio transfrontaliero prolungato di Salmonella, i pomodorini siciliani sarebbero la probabile fonte di infezione

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Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Si occupa soprattutto di cronaca, politica, economia e spettacolo.

In Europa è in corso un “focolaio transfrontaliero prolungato” di Salmonella Strathcona che ha provocato diversi casi di intossicazione in 17 Paesi dell’Unione Europea. Le indagini condotte nell’arco di tre anni, dal 2023 al 2025 hanno costantemente identificato i pomodorini siciliani come probabile fonte di infezione. Secondo i dati diffusi, tra gennaio 2023 e settembre 2025 sono stati confermati 437 casi in Europa, di cui 123 in Italia.

Il focolaio di Salmonella dai pomodorini siciliani

La notizia è riportata in un report dell’Ecdc (l’agenzia Ue dedicata alla prevenzione e al controllo delle malattie infettive) ed Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), come fa sapere il Sole 24 ore, cui, a settembre 2025, la Commissione europea ha richiesto un aggiornamento della valutazione rapida congiunta dei focolai in corso dal 2023.

I casi sono stati riscontrati in 17 Paesi dell’Unione Europea, tra i più colpiti ci sono Italia, Germania e Austria. Sono stati segnalati anche nel Regno Unito, in Canada e negli Stati Uniti.

Immagine generica di pomodorini siciliani venduti in un mercato

Il Consorzio di Tutela della Igp Pomodoro di Pachino ha intanto preso le distanze da qualsiasi coinvolgimento.

“Dai nostri associati nessuna segnalazione di salmonella“, ha dichiarato il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato aggiungendo che “se ci fosse una problematica di tale gravità ce ne saremmo certamente accorti, visto che mangiamo il nostro pomodoro ogni giorno”.

Quando sono iniziati i primi casi

Le indagini sui casi di salmonella coprono l’arco temporale dal 2023 al 30 settembre 2025. In questo periodo sono stati registrati 437, du cui 123 in Italia, 113 in Germania e 76 in Austria.

I pomodorini siciliani sarebbero stati la fonte di diffusione dei contagi nel caso dell’epidemia del 2023 in Austria e dell’epidemia del 2024 in Italia. Ancora nel 2025, nuove indagini sull’epidemia in Austria hanno identificato i pomodorini provenienti dalla Sicilia come fonte di infezione.

L’Autorità per la sicurezza alimentare italiana ha condotto indagini approfondite e il rilevamento del ceppo Strathcona, in un campione di acqua di irrigazione raccolto presso un produttore di pomodori in Sicilia, ha confermato il ruolo dell’ambiente nella contaminazione dell’ortaggio.

Per prevenire il verificarsi di nuovi casi, è necessario condurre ulteriori indagini per verificare se i pomodori siciliani siano il veicolo di infezione per le nuove segnalazioni e per indirizzare efficaci misure di controllo durante il periodo (pre)raccolta, comprese le fonti di acqua di irrigazione.

La trasmissione in corso da diversi anni indica fonti di contaminazione persistenti. Intanto il ministero della Salute ha rafforzato i controlli sul territorio e fornito un codice di condotta per la grande distribuzione sul trattamento dei prodotti prima gamma.

Cos’è la salmonella e quali sono i rischi per l’uomo

Come riporta l’Istituto Superiore della Sanità, la salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. Si distinguono in forme tifoidee, in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.

Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato.

Possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici e da cortile e i principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e dai loro derivati oppure dall’ambiente, per esempio l’uso di acque non potabili.

La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale, con febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea, fino a forme cliniche più gravi che si verificano soprattutto in soggetti fragili.

I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione, ma talvolta l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero. Le salmonellosi nell’uomo possono anche causare lo stato di portatore asintomatico.

ANSA

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