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Scarabeo giapponese invade Lombardia e Piemonte, quali sono le piante messe a rischio dalla Popillia Japonica

La Popilia Japonica, anche nota come scarabeo giapponese, sta creando diversi problemi all'agricoltura nel Nord Italia dove divora foglie e frutta

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Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Si occupa soprattutto di cronaca, politica, economia e spettacolo.

La Popillia japonica è tornata a invadere la Lombardia e il Piemonte. Nota anche come scarabeo giapponese, questo insetto crea diversi danni all’agricoltura e all’economia del Nord Italia. Il coleottero dal corpo verde metallizzato con riflessi bronzo sul dorso sembra aver preso di mira, in particolare, le città di Milano e Bergamo. Questo animale “alieno” nell’ecosistema italiano, non avendo predatori che ne regolino la diffusione, ha una natura particolarmente infestante.

Cos’è la Popillia Japonica

La Popillia Japonica è un coleottero scarabeide estremamente polifago che causa ingenti perdite economiche e richiede elevati costi di contenimento. Originaria del Giappone e della Russia orientale, all’inizio del XX secolo è stato accidentalmente introdotto in Nord America (Stati Uniti e Canada) e negli anni ’70 nell’isola di Terceira nell’arcipelago delle Azzorre in Portogallo.

Nell’estate del 2014, l’animale è stato segnalato per la prima volta nell’Europa continentale ed in particolare in Italia tra Piemonte e Lombardia in una vasta area del Parco del Ticino.

Scarabeo Giapponese

Gli insetti adulti sono di colore verde metallizzato brillante con le elitre che non arrivano a coprire completamente il corpo di color bronzo ramato. La femmina è tipicamente più grande del maschio. La presenza di ciuffi di peli bianchi consente di distinguere facilmente la Popillia japonica da altri coleotteri.

Il caldo e l’umidità favoriscono la riproduzione di questo animale con esiti devastanti per l’ecosistema.

I danni alla natura dipendono dalla fase di vita dell’insetto. Gli esemplari adulti divorano foglie, fiori e frutti di numerose specie di piante, sia di interesse commerciale che selvatiche, mentre le larve possono devastare manti erbosi, prati e pascoli, nutrendosi delle radici.

Quali specie di piante sono a rischio

Gli scarabei giapponesi adulti sono stati segnalati su più di 300 specie vegetali che comprendono anche alberi da frutto, essenze forestali, colture in pieno campo, ortive, piante ornamentali e piante spontanee.

Le larve, invece, nutrendosi delle radici preferibilmente di graminacee, possono provocare ingenti danni a prati, campi sportivi e tappeti erbosi.

In Lombardia, intense defogliazioni sono state registrate su alberi da frutto, in particolare sui ciliegi e sulle viti.

I danni ai prati irrigui e alle colture di mais e soia sono stati più contenuti, ma comunque presenti. Inoltre, in Lombardia le larve di Popillia japonica hanno costretto alla risemina del cotico erboso di numerosi campi sportivi e alla temporanea chiusura delle piste da corsa in erba per cavalli.

Come contenere la diffusione della Popillia Japonica

Per evitare danni alle proprie piante, molti fiorai e vivaisti stanno mettendo in “quarantena” i loro fiori e alberi, protette da reti.

Le singole regioni si stanno mobilitando per combattere l’invasione cittadina. In Piemonte, per esempio, sono state collocate circa 1.200 trappole.

In Lombardia il Servizio Fitosanitario ha intrapreso numerose azioni al fine di prevenirne e contrastarne la diffusione sul territorio, tra cui ispezioni visive annuali, monitoraggi larvali mediante carotaggi del terreno, trappolaggi (sia per la cattura massale degli individui, sia per monitorare l’andamento delle popolazioni dell’insetto), ispezioni di vivai e tappeti erbosi, gestione dei siti a rischio di diffusione passiva, e trattamenti contro larve ed adulti sia mediante prodotti chimici che biologici.

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