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Spaccio di cocaina a Roma con sofisticato sistema di codici segreti, così un 63enne smerciava la droga

Arrestato a Roma un uomo di 63 anni: gestiva una rete di spaccio di cocaina tramite app criptata. Sequestrati 250 grammi di droga.

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Virgilio Notizie

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Fermato un uomo di 63 anni nella capitale: gestiva un canale di vendita di cocaina tramite app di messaggistica protetta, con appuntamenti fissati nella sua abitazione. L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato nel pomeriggio di ieri in via Bonelli, dopo aver notato un insolito via vai di persone.

Le indagini e la scoperta della rete digitale

Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, l’indagine ha preso avvio quando gli agenti del XIV Distretto Primavalle hanno osservato movimenti sospetti nei pressi di un appartamento in Roma. L’uomo, un romano di 63 anni, aveva organizzato una rete di spaccio di cocaina utilizzando un’applicazione di messaggistica istantanea. Tutte le conversazioni erano protette da codici di sicurezza e gli acquirenti venivano identificati solo tramite username per garantire l’anonimato.

Il modus operandi: appuntamenti segreti e codici d’accesso

La consegna della droga avveniva in modo estremamente organizzato. Una volta conclusa la trattativa online, i clienti ricevevano un codice segreto che permetteva loro di accedere all’abitazione del sospettato. Solo i clienti più fidati potevano varcare la soglia, situata in via Bonelli, grazie a questo sistema di sicurezza digitale.

L’irruzione e il sequestro della droga

Ieri pomeriggio, senza alcun preavviso, gli agenti hanno deciso di intervenire. Dopo aver osservato un continuo andirivieni di persone, hanno fatto irruzione nell’appartamento pronunciando ad alta voce il codice d’accesso. La porta si è aperta immediatamente, cogliendo di sorpresa il sospettato.

Durante la perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto oltre 250 grammi di cocaina, suddivisi in diversi involucri sigillati sottovuoto, ciascuno contrassegnato con il peso e un codice di destinazione. All’interno dell’abitazione sono stati trovati anche il telefono utilizzato per gestire gli ordini e appunti cartacei con l’elenco delle consegne da effettuare.

L’arresto e le conseguenze giudiziarie

Per l’uomo è scattato l’arresto immediato con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. In sede di convalida, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei suoi confronti.

Le garanzie dell’indagato

Per completezza, la Polizia di Stato ha precisato che le informazioni raccolte si riferiscono alla fase delle indagini preliminari. L’indagato deve pertanto essere considerato innocente fino a sentenza definitiva di condanna.

Un nuovo volto dello spaccio nella capitale

L’operazione condotta dagli agenti del Distretto Primavalle mette in luce come le nuove tecnologie vengano sempre più spesso utilizzate per gestire attività illecite come lo spaccio di droga. L’utilizzo di app di messaggistica criptate e sistemi di accesso digitali rappresenta una nuova sfida per le forze dell’ordine, chiamate ad aggiornare costantemente le proprie strategie investigative.

Il contesto: la lotta allo spaccio a Roma

Negli ultimi anni, la città di Roma ha visto un aumento delle operazioni di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nei quartieri più sensibili, come Primavalle, dove si è svolta l’operazione di ieri. L’arresto del sessantatreenne rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro il traffico di droga nella capitale.

Le reazioni delle istituzioni

Le autorità giudiziarie hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per individuare e contrastare fenomeni di spaccio e detenzione di droga. La segnalazione di movimenti sospetti e la tempestività degli interventi sono elementi chiave per garantire la sicurezza nei quartieri di Roma.

IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.

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