Tra i monti del Reggino affiorano una "giungla verde" e un arsenale illegale, maxi operazione dei carabinieri
Carabinieri scoprono una maxi piantagione di cannabis e un arsenale tra Stilo e Monasterace: sequestrate armi e droga, rafforzata la sicurezza locale.
È di una piantagione di cannabis distrutta e un arsenale sequestrato il bilancio di un’operazione condotta dai Carabinieri tra le montagne di Stilo e Monasterace, nel cuore della provincia di Reggio Calabria. L’intervento, avvenuto nei giorni scorsi, è stato reso possibile grazie all’azione congiunta dei militari delle Stazioni locali e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”, impegnati in un’attività di controllo straordinario del territorio per contrastare la produzione e il traffico di sostanze stupefacenti e armi illegali.
Operazione tra i monti: la scoperta della piantagione
Secondo quanto si legge sul sito dei Carabinieri, l’operazione ha avuto luogo tra i comuni di Stilo e Monasterace, in un’area montana particolarmente impervia. In località “Quote Roseto”, nel territorio di Stilo, i militari hanno individuato una vera e propria “giungla verde”: una piantagione composta da quasi 850 arbusti di cannabis, in piena fase vegetativa e di altezza variabile. Le piante erano coltivate su un terreno privo di recinzione, nascosto tra la fitta vegetazione, e raggiungibile solo con grande difficoltà, a testimonianza di una strategia ben organizzata per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Il casolare abbandonato: deposito di droga e armi
Poco distante dalla piantagione, all’interno di un casolare abbandonato, i Carabinieri hanno rinvenuto oltre un chilo di marijuana già essiccata, pronta per essere immessa sul mercato illegale. Oltre alla sostanza stupefacente, sono stati trovati strumenti per la lavorazione e la coltivazione della droga, nonché una cartuccia calibro 12 a palla asciutta. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro, mentre la piantagione è stata distrutta sul posto dopo la campionatura, per impedire che la droga potesse essere recuperata e distribuita.
Armi e munizioni a Monasterace: perquisizioni a tappeto
Le attività di controllo si sono estese anche a Monasterace, dove le perquisizioni hanno permesso di scoprire una pistola semiautomatica con matricola abrasa, completa di caricatore, accuratamente avvolta in un panno. Insieme all’arma sono state trovate oltre 300 munizioni di vario calibro, alcune delle quali classificate come munizionamento da guerra, a conferma della pericolosità del materiale rinvenuto. Nel corso delle stesse operazioni, i militari hanno sequestrato anche modiche quantità di marijuana, materiale per la pesatura di precisione e semi di cannabis, tutti elementi riconducibili all’attività di spaccio e detenzione di armi.
Un’azione coordinata contro le organizzazioni criminali
Come indicato dal portale ufficiale dei Carabinieri, l’operazione si inserisce in un più ampio piano di controllo del territorio volto a contrastare le attività delle organizzazioni criminali che, sfruttando le aree più isolate e difficili da raggiungere, tentano di eludere la sorveglianza delle forze dell’ordine per portare avanti i propri traffici illeciti. La presenza di una piantagione così estesa e di un vero e proprio arsenale nascosto tra le montagne testimonia la determinazione e la capacità organizzativa di chi gestisce queste attività criminali.
La risposta delle forze dell’ordine: presidio di legalità
L’intervento dei Carabinieri, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”, rappresenta una risposta concreta e incisiva alla minaccia rappresentata dalla produzione di stupefacenti e dalla detenzione illegale di armi. Le operazioni di questi giorni hanno permesso di sottrarre al mercato illegale una quantità significativa di droga e di armi, rafforzando il presidio di legalità e sicurezza nelle comunità locali. L’impegno quotidiano delle forze dell’ordine, anche nei contesti più difficili e impervi, si conferma fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata.
Impatto sulle comunità locali e messaggio di fiducia
L’azione dei Carabinieri tra Stilo e Monasterace ha suscitato un forte impatto sulle comunità locali, che vedono nelle forze dell’ordine un punto di riferimento e una barriera contro le attività criminali. La distruzione della piantagione e il sequestro delle armi rappresentano un segnale chiaro: anche nelle zone più remote, la legge è presente e vigile. Le operazioni di controllo, spesso silenziose ma costanti, contribuiscono a rafforzare il senso di sicurezza e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Conclusioni: una lotta senza tregua
Le recenti operazioni condotte dai Carabinieri tra le montagne del reggino dimostrano ancora una volta la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare ogni forma di traffico di droga e detenzione illegale di armi. La scoperta di una vasta piantagione di cannabis e di un arsenale nascosto conferma la necessità di mantenere alta la guardia, soprattutto nelle aree più difficili da controllare. L’impegno dell’Arma, supportato da mezzi e uomini specializzati, continua a rappresentare un baluardo di legalità e sicurezza per le comunità di Stilo e Monasterace.
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.