Brescia, ladri sorpresi in casa tentano la fuga lanciandosi dal secondo piano: scene da film in via Trento
Due cittadini albanesi arrestati a Brescia per tentato furto in abitazione: recuperata refurtiva di valore e disposti decreti di espulsione.
Furto sventato e due arresti il bilancio di un intervento della Polizia di Stato avvenuto nella notte tra sabato e domenica in Brescia. Due cittadini albanesi sono stati fermati mentre tentavano di introdursi in un’abitazione di Via Trento. L’operazione è stata condotta dopo una segnalazione al 112, che ha permesso agli agenti di cogliere i sospetti sul fatto e recuperare refurtiva di valore. I due sono stati poi espulsi dal territorio nazionale.
La segnalazione e l’intervento delle Volanti
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, tutto ha avuto inizio durante lo scorso fine settimana, quando il Numero Unico di Emergenza “112 NUE” ha ricevuto una chiamata che segnalava rumori sospetti e la presenza di alcuni individui travisati con una torcia in mano, intenti a introdursi furtivamente in un’abitazione di Via Trento, nel cuore della città. La tempestiva comunicazione ha permesso alle pattuglie della “Squadra Volante” di raggiungere rapidamente il luogo indicato, sorprendendo i malviventi in piena azione.
Il tentativo di fuga e la cattura
All’arrivo delle forze dell’ordine, i due soggetti hanno tentato la fuga in modo rocambolesco, lanciandosi nel vuoto dal secondo piano dell’edificio. Uno dei due ha cercato di dileguarsi a piedi, ma è stato immediatamente inseguito e bloccato dagli agenti nella vicina via D’Azeglio. Il complice, invece, ha provato a nascondersi all’interno della cantina di un’abitazione poco distante, ma anche lui è stato raggiunto e fermato da una seconda pattuglia intervenuta in supporto.
La perquisizione e il recupero della refurtiva
Entrambi i fermati, privi di documenti, sono stati sottoposti a perquisizione personale. L’operazione ha dato esito positivo: addosso ai due sono stati trovati e sequestrati 5 collane, 3 spille in oro e diamanti, 1 paio di orecchini, 3 braccialetti e 36 pietre preziose. Il valore complessivo della refurtiva è ancora in fase di quantificazione, ma si parla di un bottino di ingente valore. Tutti gli oggetti sono risultati essere stati rubati durante un precedente raid di furti che la Polizia è riuscita a interrompere in tempo.
Strumenti da scasso e armi sequestrate
Durante la perquisizione, all’interno di una borsa in possesso dei fermati, gli agenti hanno rinvenuto anche un grosso coltello a serramanico, una torcia ad alta intensità luminosa e diversi strumenti atti allo scasso. Questi oggetti, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, venivano utilizzati dalla “banda” per compiere le proprie attività criminali e facilitare l’accesso alle abitazioni prese di mira.
L’identificazione e i precedenti penali
I due uomini sono stati identificati come C.E., classe 2003, e D.M., classe 1994, entrambi cittadini albanesi residenti a Milano. Dagli accertamenti è emerso che i fermati avevano già numerosi precedenti penali e di polizia alle spalle, legati a reati contro il patrimonio e altre attività illecite.
Le accuse e le misure adottate
Per i due sono scattate le manette con l’accusa di tentato furto in abitazione aggravato, ricettazione, porto abusivo di armi e detenzione di arnesi atti allo scasso. Inoltre, essendo sprovvisti di valido titolo per la permanenza in Italia, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale.
Espulsione e accompagnamento alla frontiera
Alla luce dei fatti accertati e dei precedenti a loro carico, il Questore della Provincia di Brescia, Paolo Sartori, ha disposto per entrambi i soggetti altrettanti Decreti di Allontanamento dal Territorio Nazionale e Ordini di Accompagnamento presso la Frontiera aerea di Bergamo Orio al Serio. Dopo la convalida dell’arresto e la successiva scarcerazione, i due sono stati scortati e imbarcati su un volo diretto a Tirana, in Albania.
L’episodio di Brescia si inserisce in un più ampio contesto di attenzione e contrasto ai reati predatori da parte delle forze dell’ordine, che continuano a monitorare il territorio e a intervenire con rapidità per garantire la sicurezza dei cittadini.
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.