Chi è Paolo Savona, il presidente della Consob criticato dal Governo dopo il caso Unicredit - Banco BPM
Paolo Savona, presidente Consob, si dice pronto a lasciare dopo le critiche ricevute del Governo sul caso UniCredit - Banco BPM: i motivi dello scontro
Il presidente della Consob, Paolo Savona, ha dichiarato al Festival dell’Economia di Trento di essere “pronto a lasciare” la carica se non più gradito al Governo. Una presa di posizione forte che arriva dopo le forti polemiche seguite alla sospensione per 30 giorni dell’Ops di Unicredit su Banco BPM, decisione contestata dal Governo e da esponenti di maggioranza come FdI.
- La decisione su UniCredit - Banco BPM contestata dal Governo
- Savona al contrattacco: “Consob organo collegiale”
- Il ruolo di Savona e il futuro dell’Authority
- Cos’è la Consob
- Il caso Unicredit e il golden power
La decisione su UniCredit – Banco BPM contestata dal Governo
La Consob ha sospeso l’offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata da UniCredit su Banco BPM, motivando la scelta con la necessità di tutelare la trasparenza e i risparmiatori in una situazione considerata incerta, anche a causa dell’intervento del golden power governativo.
Come riporta il Corriere della Sera, la delibera ha innescato un acceso scontro politico, con il deputato Marco Osnato di FdI che ha definito la decisione “sorprendente” e potenzialmente “sbagliata”.
Paolo Savona, presidente della Consob
Savona al contrattacco: “Consob organo collegiale”
Venerdì 23 maggio Savona ha sottolineato la natura collegiale della scelta: “La Consob è un organo collegiale che lavora con gli uffici legali, degli emittenti, della trasparenza e del mercato”, affermando che la decisione è stata il frutto di una riflessione condivisa e mai personale.
Ha difeso il provvedimento affermando che in condizioni di incertezza l’Authority ha il dovere di garantire un tempo adeguato per chiarire “prima di prendere decisioni razionali”
Il ruolo di Savona e il futuro dell’Authority
Savona, già ministro per gli Affari europei, è presidente Consob dal marzo 2019 e il suo mandato scade nel 2026. Interpellato su una possibile presa di distanza da parte del Governo, ha dichiarato di sentirsi “pronto ad andarmene” in tutte le istituzioni nel momento in cui non fosse più gradito.
Ha poi aggiunto che l’età porta saggezza e che “se si è saggi, occorre sapersi ritirare”. Una dichiarazione che suona come un avvertimento al Governo.
Cos’è la Consob
La Consob, acronimo di Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, è l’autorità italiana preposta alla tutela degli investitori e alla vigilanza sul mercato finanziario.
Istituita nel 1974, ha il compito di garantire la trasparenza, l’integrità e il corretto funzionamento dei mercati mobiliari, vigilando sulle società quotate, sugli intermediari finanziari e sulle offerte pubbliche di acquisto o scambio (Ops e Opa).
Tra le sue principali funzioni rientrano l’autorizzazione dei prospetti informativi, il controllo sull’informativa societaria e la prevenzione degli abusi di mercato. La Consob è un organo collegiale e indipendente, anche se i suoi membri – compreso il presidente – sono nominati dal governo.
Il caso Unicredit e il golden power
Al centro della tensione resta l’interazione tra una Authority indipendente e il Governo, soprattutto sul tema del golden power.
Le reazioni politiche non mancano: la convocazione dell’ambasciatore israeliano ha sottolineato la delicatezza diplomatica, mentre per la Consob quella di Unicredit sia stata una decisione corretta.
Se ne parlerà ancora nei prossimi giorni, mentre continuano a moltiplicarsi le richieste di chiarimenti e possibili contenziosi legali su scala amministrativa.