Delitto di Garlasco, la pista dei due assassini e la prova delle impronte delle scarpe trovate nel canale
Nella villa di Garlasco ci sarebbe traccia delle scarpe di un secondo assassino, compatibili con quelle trovate in un canale a pochi giorni dal delitto
L’ipotesi che gli assassini di Chiara Poggi possano essere due continua a tenere banco nelle nuove indagini su Garlasco. Una pista che sarebbe avvalorata dall’impronta di un’altra scarpa presente sul luogo del delitto, oltre a quella del un modello Frau numero 42 con la suola a pallini. A sostenerlo è Enrico Manieri, esperto di balistica e di blood pattern analysis, la disciplina forense che analizza le tracce di sangue.
- La traccia della seconda scarpa
- Le impronte del secondo assassino di Garlasco
- Le scarpe trovate nel canale
La traccia della seconda scarpa
Secondo quanto riportato da Il Giorno, la traccia della seconda scarpa sarebbe stata classificata nella Consulenza tecnica redatta dal Ris di Parma nel 2007, ma non risulterebbe essere mai stata analizzata.
L’orma del secondo tipo di scarpa è costituita da poco più di una strisciata sul muro, sulla destra del secondo gradino della scala dello scantinato dove il 13 agosto 2007 venne ritrovato il cadavere della 26enne. Una serie di linee dovute alle scanalature di una suola stampate in parte sulla parete, sotto l’impronta numero 33 che la procura di Pavia ha attribuito al nuovo indagato Andrea Sempio.
Le scarpe di Alberto Stasi, una delle principali prove che portarono alla sua condanna perché prive di tracce di sangue, in contrasto con la ricostruzione del fidanzato di Chiara Poggi
Le impronte del secondo assassino di Garlasco
Secondo quanto spiegato da Manieri, in un’intervista al quotidiano lombardo, lo stesso tipo di suola sarebbe però presente anche in altre due orme lasciate sulla scena del delitto, sulle quali ci sarebbero tracce ematiche della vittima.
Dall’analisi delle macchie di sangue sul pavimento, davanti alla porta a libro che immette sulla scala della taverna di casa Poggi, è possibile rilevare delle tracce che non sono di una scarpa con la suola non a pallini ma a risalti rettangolari. Lo si evince dalle immagini fotografiche
L’esperto bresciano, consulente tecnico in diversi processi, ha aggiunto che le scanalature insanguinate sono presenti sul primo gradino, specificando che nessuna delle 27 paia di scarpe di chi entrò nella villetta dopo il delitto, tra soccorritori, carabinieri e medici legali, riportano le stesse “suole con risalti rettangolari”.
Le scarpe trovate nel canale
Manieri esclude dunque che si possa trattare di una contaminazione da parte delle diverse persone che il 13 agosto 2007 erano presenti nella villetta della famiglia Poggi.
L’esperto riconduce le suole, invece, a quelle di un paio di scarpe trovate insieme ad alcuni vestiti il 24 agosto 2007, undici giorni dopo l’omicidio, in un canale irriguo tra Villanova d’Ardenghi e Zinasco, a pochi chilometri da Garlasco.
Due agricoltori trovarono un sacco di cellophane che conteneva indumenti e un paio di scarpe marca Mister Valentino numero 43, di colore marrone. Le suole avevano dei risalti regolari che ritengo compatibili con le impronte in casa Poggi
Il Combur test per accertare la presenza di dna su quelle calzature diede esito negativo, ma Manieri ricorda che il test con il Luminol realizzato precedentemente fu positivo e non esclude che la possibile diluizione del sangue nell’acqua abbia potuto produrre un “falso negativo” nel secondo esame.
Le scarpe erano piuttosto consunte, al contrario i vestiti non apparivano usurati. E poi perché lasciarli in un corso d’acqua anziché gettarli in un cassonetto dell’immondizia? – si chiede Mariani – C’era la speranza che la corrente si portasse via il sacco? Le scarpe avevano addirittura le stringhe allacciate. Come se chi le portava avesse avuto fretta di liberarsene