Hunter Biden contro George Clooney, intervista di fuoco per difendere il padre: tre ore piene di parolacce
Hunter Biden non ha perdonato all’attore George Clooney di aver acquistato una pagina sul New York Times per chiedere a suo padre Joe di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca
Un’intervista di fuoco: Hunter Biden ha parlato per circa tre ore sul canale YouTube Channel 5. Le sue dichiarazioni sono diventate subito virali per il linguaggio volgare e per gli attacchi frontali contro personaggi pubblici. Il bersaglio preferito del figlio di Joe Biden è stato l’attore George Clooney, fra i primi a sostenere che l’ormai ex presidente Biden fosse afflitto da decadimento cognitivo.
L’attacco di Hunter Biden a George Clooney
Ormai è passato un anno. George Clooney, da sempre schierato apertamente con i Democratici, fu fra i primi a gridare che il re era nudo.
Il mondo si interrogava sulle capacità cognitive del presidente Joe Biden che inciampava sulle scale, si incartava nei discorsi pubblici e salutava amici immaginari.
Agosto 1987, Washington – Il giovane Hunter Biden nello studio di suo padre, il senatore Joe Biden
Biden non mollava la corsa alla Casa Bianca, così qualcuno cominciò a ipotizzare che il suo stato di salute, in realtà, non glielo consentisse. Fra i primi a far cadere la foglia di fico ci fu George Clooney, con un editoriale sul New York Times.
Ancora oggi, Hunter Biden non glielo perdona: “Fanc*lo lui e chiunque gli stia intorno. Non devo essere per forza gentile, caz*o”, ha esclamato il figlio di Joe Biden.
Dopo l’invettiva, l’attacco professionale. “Sono d’accordo con Quentin Tarantino. Quel fot*uto George Clooney non è nemmeno un attore. È fot*utamente… non so cosa sia. È un marchio”. Il regista Quentin Tarantino aveva sostenuto che Clooney “non è una star del cinema”. Poi la critica all’importanza attribuita all’attore solo perché “amico di Obama”.
“Che c’entri tu con tutto questo, caz*o?”, ha detto Biden riferendosi ancora a Clooney. “Che diritto hai di calpestare un uomo che ha dato… la sua fot*uta vita al servizio di questo Paese, e pensare che tu, George Clooney, possa comprarti una pagina intera sul caz*o di New York Times per screditarlo?”.
L’accusa a George Clooney
Secondo Hunter Biden, l’attore non aveva perdonato il fatto che Joe Biden avesse criticato il mandato di arresto della Corte Penale Internazionale ai danni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di crimini di guerra.
Amal Clooney, moglie dell’attore e avvocata per i diritti umani, era tra i legali che avevano raccomandato di procedere con il mandato.
Il dibattito Biden VS Trump
Il dibattito pubblico fra Biden e Trump segnò la fine delle velleità politiche del candidato democratico. Durante il confronto, Biden apparve stanco e confuso mentre Trump era lucido e feroce.
Pur ammettendo che il dibattito fu “assolutamente orribile”, Hunter Biden dà la colpa allo staff: “Era stanco da morire… Gli danno l’Ambien per dormire. Poi sale sul palco e sembra un cervo abbagliato dai fari. E così si alimenta ogni fottu*a storia che vogliono raccontare”. L’Ambien è un farmaco per l’insonnia.
Ma Joe Biden, ammette il figlio, non aveva scelta: se fosse rimasto in corsa i Democratici lo avrebbero “ostacolato a ogni passo”. Anche per colpa di quell’editoriale di George Clooney, sostiene Hunter Biden.