Trump attacca l'ex presidente russo Medvedev dopo le minacce: "È un fallito, stia attento a quello che dice"

L'ex presidente russo Medvedev e Donald Trump si sono scambiati insulti e minacce, con riferimenti a guerra e arsenali nucleari

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha duramente attaccato il vicepresidente russo Dmitry Medvedev, dandogli del fallito e avvisandolo di stare attento alle proprie dichiarazioni. Medvedev aveva criticato l’ultimatum imposto dagli Usa alla Russia per terminare la guerra in Ucraina.

Medvedev a Trump: “Ci porti alla guerra”

Nella giornata di ieri 30 luglio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha improvvisamente accorciato il periodo che aveva concesso alla Russia per fare passi concreti verso un processo di pace in Ucraina.

Da 50 giorni, l’ultimatum è passato a 10-12. Una decisione che ha causato la reazione di Dmitry Medvedev, ex presidente russo dal 2008 al 2012 e vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa (istituzione il cui presidente è Putin).

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Putin e Medvedev

In un post su X, Medvedev ha affermato: “Ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra. Non tra Russia e Ucraina, ma con il suo stesso Paese. Non seguire la strada di Sleepy Joe!”, in riferimento all’ex presidente Biden.

La risposta di Trump

Donald Trump ha immediatamente risposto alle accuse di Medvedev, con un duro attacco personale: “L’ex presidente fallito della Russia, che si crede ancora presidente, deve stare attento a quello che dice” ha scritto Trump in un post in cui criticava anche l’atteggiamento dell’India sui dazi.

La risposta del vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa non si è fatta attendere: “Se alcune parole dell’ex presidente della Russia provocano una reazione così nervosa in un presidente degli Usa così temibile, significa che la Russia ha ragione su tutto e continuerà a seguire la sua strada” ha scritto su Telegram.

Nel post Medvedev fa anche riferimento alla “mano morta”, il sistema semi-automatico sovietico in grado di lanciare missili nucleari anche nel caso in cui la leadership di Mosca fosse eliminata da un attacco atomico.

L’ultimatum di Trump e le dichiarazioni russe

Non è la prima volta che Medvedev fa riferimenti, velati o meno, alle capacità nucleari russe. L’ex presidente è da diverso tempo uno dei portavoce più estremi del Cremlino nelle sue affermazioni.

Per quanto riguarda l’ultimatum di Trump, che prevede dazi secondari ai Paesi che collaborano con la Russia, potrebbe essere molto pericoloso anche per le trattative tra Usa e Cina sui dazi.

Pechino è infatti uno dei pochi Paesi che ancora commercia regolarmente con la Russia, e i mediatori cinesi potrebbero non rispondere bene all’imposizione di dazi secondari.

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