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CRONACA NERA

Il suicidio di un 12enne a Centocelle scuote Roma: forse la causa un rimprovero del padre per i compiti

Qualcuno ha girato il video del suicidio del 12enne. I carabinieri hanno costretto i presenti a cancellarlo prima che finisse sui social

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Si è sporto sul vuoto, ha aperto le braccia e si è lasciato cadere. Questa la terribile fine di un ragazzino di 12 anni buttatosi da un balcone del quinto piano a piazza dei Mirti a Centocelle, Roma. Forse alla base del gesto potrebbe esserci una discussione col padre per i compiti.

Forse la causa un rimprovero paterno

Non si dà pace il papà del ragazzino: un banale rimprovero per i compiti, come quelli che avvengono in migliaia di famiglie, ha avuto un esito atroce.

La tragedia è avvenuta attorno alle 19:00 di martedì 10 ottobre. La piazza era affollatissima, come sempre. In pochi minuti il numero unico delle emergenze è stato raggiunto da una ventina di telefonate.

Dopo la caduta il ragazzino è stato soccorso da un’infermiera di passaggio e da una farmacista.

Sul posto è arrivata un’automedica e poi anche un’ambulanza.

Gli operatori del 118 hanno stabilizzato sul posto il ragazzino per poi portarlo in codice rosso in pronto soccorso.

La gravità delle lesioni ha però vanificato ogni tentativo di salvargli la vita: il giovane è spirato dopo due ore.

Il senso di colpa del padre

“È colpa mia”, avrebbe ripetuto a più riprese il padre del 12enne, sentito da alcuni presenti mentre sfogava la sua disperazione in piazza dei Mirti. Il triste dettaglio viene raccontato dal Corriere della Sera.

Carabinieri cancellano il video dell’orrore

I carabinieri hanno immediatamente fatto partire le loro indagini e si sono resi conto che qualcuno aveva filmato il gesto del 12enne.

Alcuni presenti, fra cui dei giovanissimi, si stavano scambiando il video da smartphone a smartphone.

I militari hanno identificato tutte le persone interessate, compresi i minorenni, e le hanno costrette a cancellare il video.

Troppo alto il rischio che le immagini potessero finire in Rete. Infine è partito un duro ammonimento: “Se questo video finisce sui social noi ora abbiamo i vostri nomi. Rischiate una denuncia”, hanno detto i carabinieri.

Si cercano le motivazioni del gesto

Al di là del possibile movente correlato al litigio col padre, gli investigatori cercano di capire se il 12enne avesse manifestato episodi di disagio in passato.

Fra le piste escluse per mancanza di riscontri, al momento, c’è quella della eventuale sfida social finita in tragedia.

iStock - ChiccoDodiFC

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