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Luca Carboni sul tumore al polmone e sulla chemioterapia, "per la prima volta ho pensato alla morte"

Luca Carboni e il tumore scoperto nel 2022: "Ricoverato in urgenza con chemioterapia massiccia, avevo bisogno di camminare e di pregare"

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Giulia Bassi

GIORNALISTA

Laureata in Storia Contemporanea e specializzata in Editoria e Giornalismo alla Statale di Milano, ha frequentato un master in Giornalismo d'Inchiesta a Roma. Giornalista professionista dal 2016, si occupa di attualità. Ha realizzato due reportage in Iraq su donne ed ex calciatori.

Luca Carboni è ritornato a parlare, anche se brevemente, della sua malattia: “Ricoverato in urgenza con chemioterapia massiccia, per la prima volta ho pensato alla morte“, ha raccontato. Al cantautore era stato diagnosticato un tumore al polmone nel marzo 2022, mentre era impegnato a registrare un album. Ora Luca racconta non solo quei momenti ma anche la sua reazione come ad esempio, quando sentiva l’esigenza di camminare in Appennino, “guardando San Luca: pregavo guardando il Santuario”.

Luca Carboni parla del tumore

Luca Carboni ha parlato nel corso di una chiacchierata con don Massimo Vacchetti, a Villa Pallavicini, a Bologna, nel corso di una serata dell’evento LIBeRI.

E ha parlato di tutto: di Bologna (definita “ombelico d’Italia”), del basket, Virtus e Fortitudo, di Lucio Dalla, di quando scrisse “Un fisico bestiale” e di come la tecnologia stia cambiando la musica.

E poi ha parlato anche della sua malattia, scoperta nel 2022, e lo ha fatto soprattutto attraverso i suoi ricordi di certi momenti: “Ricoverato in urgenza con chemioterapia massiccia, per la prima volta ho pensato alla morte“, ha detto.

L’esigenza di pregare

Poi ha aggiunto: “Ho sentito l’esigenza di camminare, senza affanni. Ho camminato tanto in Appennino, sempre guardando San Luca: pregavo guardando il Santuario. La mia chiesa ideale è quando ti arriva l’illuminazione della magia dei posti, dalla natura. Il mare è la mia cattedrale, lì riesco a pregare”.

Luca Carboni ha poi raccontato di come la religione abbia sempre fatto parte della sua famiglia, oltre che dei suoi pensieri: “C’è sempre stato Gesù in famiglia, temevo venisse a parlarmi. Tutti religiosissimi con tanto di rosario e mamma catechista. Ero geloso dei suoi tanti allievi, la sua condivisione mi dava fastidio”.

Poi un aneddoto particolare: “Nonna mi raccontò di aver visto il diavolo, poi ho scoperto il Vangelo, a 12 anni feci un ritiro spirituale di due settimane a Dobbiaco. La chiesa l’ho sempre cercata e avuta dentro”.

La prima volta che ha parlato della malattia

Per Luca non è sempre stato facile parlare della sua malattia, anzi. La prima volta lo fece in un’intervista, per il Corriere della Sera, con Walter Veltroni. era il settembre 2024 e disse di essersi sottratto ai riflettori per due anni.

“Mi sono messo da parte, ho staccato ogni contatto con i social, mi sono concentrato su quello che mi stava succedendo“, disse. E quello che gli stava succedendo era di dover lottare contro un tumore al polmone.

“A marzo del 2022 mi è stato diagnosticato un tumore al polmone. Un po’ di tosse che non passava, la decisione di fare una lastra. Uno choc”, raccontò, ricordando anche di come tutti avvenne mentre era impegnato a registrare un album, a cui sarebbe dovuto seguire un tour.

Il percorso e le cure

In quell’intervista con Walter Veltroni, Luca Carboni parlò anche di quello che successe dopo, delle cure e del percorso verso la guarigione, parole che comunque definì “fragile”.

Il cantante raccontò di “una massiccia cura di chemioterapia” che per fortuna portò il tumore a ridursi molto in modo da poter fare poi l’operazione per asportarlo. 

“Per fortuna non c’erano metastasi e dopo l’intervento abbiamo continuato con l’immunoterapia. Dopo due anni posso dire di essere tecnicamente guarito anche se, con questo tipo di malattia, questa parola ha un significato fragile”, ha detto.

ANSA

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