NOTIZIE
POLITICA ESTERA

Multa record per X, perché l’Ue vuole colpire Elon Musk e cosa può succedere con il Digital Services Act

L'istruttoria è quasi finita e l'Ue sta calcolando l'ammontare della multa da infliggere a X. È tuttavia possibile una trattativa con Elon Musk sulla modifica dei servizi

Pubblicato: Aggiornato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

X di Elon Musk è nel mirino dell’Ue e rischia una multa miliardaria: la piattaforma avrebbe violato alcuni punti del Dsa (Digital Services Act) relativamente a contenuti illeciti e disinformazione. L’annuncio delle sanzioni è atteso per l’estate. Una nota di X parla di “censura politica” e di attacco alla “libertà di espressione”. L’Ue, nel frattempo, ha smentito che “sul tavolo” ci sia una multa contro l’azienda.

Ue verso la multa a X

Al momento sull’infrazione contestata e sull’ipotetico ammontare della multa ci sono solo indiscrezioni di stampa. La sanzione pecuniaria sarebbe accompagnata da una richiesta di modifica ai servizi.

Il New York Times scrive che la valutazione dell’ammontare della multa da imporre a X viene fatta considerando anche il rischio di ulteriori attriti con Trump nel contesto di più ampie dispute su commercio, dazi e guerra in Ucraina.

Elon Musk

Musk è uno dei più stretti collaboratori di Trump e una multa diretta alle sue finanze potrebbe esasperare il clima, con i rapporti Usa-Ue già al minimo sindacale fra dazi e accuse di parassitismo.

Si consideri, inoltre, che a differenza di altre Big Tech che operano nel settore dei social, come Meta ad esempio, X non è quotata in Borsa ma è di proprietà esclusiva di Elon Musk. Una multa colossale ai danni di X sarebbe, di conseguenza, una bordata non alla generalità degli azionisti, ma al portafoglio personale di Musk.

Possibile accordo fra Ue e Musk

L’indagine è iniziata nel 2023 e nel 2024 l’Ue aveva già emesso un giudizio preliminare secondo il quale X aveva effettivamente violato la normativa comunitaria. Tuttavia, l’Ue e X potrebbero ancora raggiungere un accordo se l’azienda accettasse le modifiche indicate.

La smentita dell’Ue

Il portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier, ha smentito le indiscrezioni del New York Times, sostenendo che non c’è “nessuna multa contro X sul tavolo” ai sensi del Digital services Act.

Reigner ha dichiarato che “le affermazioni sono sbagliate e non c’è alcuna proposta di multa per alcuna delle indagini Dsa attualmente in corso su X”, evidenziando che le istruttorie proseguono a livello “tecnico”.

Cos’è il Digital Services Act

Il Dsa europeo si applica a siti web, social network, siti di ecommerce e a qualsiasi tipo di piattaforma digitale.

È stato introdotto dall’Ue con un duplice scopo:

  • proteggere gli utenti introducendo diritti fondamentali in materia di privacy, disinformazione e contenuti illeciti;
  • contrastare le posizioni dominanti al fine di promuovere la competitività.

Particolare attenzione viene posta dalle autorità europee a quei soggetti, come appunto i social network, che “controllano importanti ecosistemi nell’economia digitale” con il “potere di agire come regolatori privati“, al fine di evitare che le loro azioni si traducano in “condizioni inique per le imprese che utilizzano” i loro servizi.

IPA

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963