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Notte di violenza a Bologna tra coniugi, marito cade dalla finestra dopo aver riempito di botte la moglie

Un uomo tunisino arrestato a Bologna per maltrattamenti in famiglia dopo una notte di violenza e una caduta dal secondo piano.

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Virgilio Notizie

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Un arresto e due ordini di carcerazione eseguiti nella notte tra il 17 e il 18 luglio a Bologna, dove un cittadino tunisino è stato fermato per maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie. L’uomo, già destinatario di provvedimenti restrittivi, è stato trovato ferito dopo una caduta dal secondo piano, mentre la vittima è stata soccorsa in stato confusionale. L’operazione è stata condotta in via Zanardi, a seguito di una segnalazione di grida d’aiuto provenienti da un appartamento.

La segnalazione e l’intervento degli agenti

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’allarme è scattato intorno alle 03.00 del mattino, quando una residente di via Zanardi ha contattato la sala operativa riferendo di aver udito delle grida provenire dall’appartamento situato al piano superiore. Immediatamente, due equipaggi – uno dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e uno del Commissariato S. Viola – sono stati inviati sul posto per verificare la situazione.

La scoperta dell’uomo ferito e la richiesta di soccorsi

Giunti davanti all’abitazione segnalata, gli agenti hanno tentato di bussare alla porta senza ottenere risposta. Mentre un equipaggio ha provveduto ad aprire la porta con una lastra, l’altro ha ispezionato il retro del condominio. Proprio lì, sotto la finestra dell’appartamento, è stato rinvenuto un uomo riverso a terra in stato di semi-coscienza. Presentava ferite compatibili con una caduta dall’alto: lesioni ad entrambi i polsi, una frattura evidente alla caviglia e una copiosa fuoriuscita di sangue. È stato richiesto l’intervento del personale sanitario, che ha trasportato l’uomo in codice 3 all’Ospedale Maggiore per le cure del caso.

La situazione all’interno dell’appartamento

All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno trovato la donna, italiana nata nel 1974, in evidente stato confusionale, probabilmente dovuto all’abuso di alcolici. La vittima ha raccontato di essersi incontrata con il marito in un bar nei pressi di Piazza dei Martiri, dove entrambi avevano consumato una notevole quantità di alcol. Una volta rientrati a casa, tra i due è scoppiato un litigio per futili motivi, degenerato rapidamente in un episodio di violenza: l’uomo avrebbe insultato e colpito la moglie con calci e pugni.

Un passato di denunce e provvedimenti restrittivi

La storia della coppia era già nota alle forze dell’ordine: la donna aveva più volte denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia, salvo poi riaccoglierlo in casa, come accaduto anche in questa occasione. Nonostante ciò, i procedimenti giudiziari hanno seguito il loro corso. L’uomo, cittadino tunisino classe 1979, risultava destinatario di due provvedimenti di custodia cautelare in carcere – uno emesso a settembre 2024 e uno ad aprile 2025 – sempre per il reato di maltrattamenti in famiglia. Inoltre, su di lui pendeva un ordine di carcerazione per scontare una pena di 1 anno, 11 mesi e 4 giorni per una condanna analoga.

Incontri segreti e ricerche della Polizia

Entrambi i coniugi erano a conoscenza delle misure restrittive a carico dell’uomo, ma nel corso dei mesi avevano continuato a incontrarsi di nascosto, eludendo i controlli delle forze dell’ordine che erano sulle tracce del tunisino. La situazione, dunque, era particolarmente delicata e monitorata dagli uffici competenti.

L’arresto e le condizioni dell’uomo

Al termine dell’intervento, gli agenti hanno dato esecuzione ai due ordini di carcerazione nei confronti dell’uomo, che è stato sottoposto a un intervento chirurgico presso l’Ospedale Maggiore. Le sue condizioni, sebbene serie, non sono considerate in pericolo di vita. Attualmente, il cittadino tunisino si trova in stato detentivo sotto la custodia della Polizia Penitenziaria e sarà trasferito in carcere non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno.

Il contesto e le implicazioni sociali

Il caso di Bologna riporta l’attenzione sul fenomeno dei maltrattamenti in famiglia e sulla difficoltà, per molte vittime, di interrompere relazioni caratterizzate da violenza e abusi. Nonostante le denunce e i provvedimenti restrittivi, la donna aveva continuato a vedere il marito, esponendosi a nuovi rischi. L’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha evitato conseguenze ancora più gravi, ma la vicenda sottolinea la necessità di rafforzare le misure di protezione e il supporto alle vittime di reati domestici.

Conclusioni

L’operazione condotta nella notte tra il 17 e il 18 luglio rappresenta un esempio di prontezza e professionalità da parte delle forze dell’ordine, che sono riuscite a intervenire in tempo per soccorrere la vittima e assicurare alla giustizia un soggetto già noto per maltrattamenti in famiglia. Resta alta l’attenzione su questi episodi, che purtroppo continuano a verificarsi con frequenza, richiedendo un impegno costante da parte delle istituzioni e della società civile.

IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.

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