Orrore a Sulmona dove una 12enne è stata abusata sessualmente per mesi da un gruppo di giovani, tre arresti
Tre giovani arrestati dai Carabinieri a Sulmona per violenza sessuale aggravata e produzione di materiale pedopornografico.
È di tre arresti per violenza sessuale di gruppo aggravata, atti sessuali con minori, produzione e detenzione di materiale pedopornografico e atti persecutori il bilancio di un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sulmona. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle prime ore di questa mattina, su disposizione dei Giudici per le indagini preliminari del Tribunale di L’Aquila e del Tribunale per i Minorenni del capoluogo, dopo mesi di indagini coordinate dalle Procure della Repubblica ordinaria e minorile di L’Aquila.
Le indagini e la denuncia della vittima
Stando alle informazioni pubblicate sul sito dei Carabinieri, l’indagine ha preso il via alla fine di agosto, quando una giovane vittima 12enne ha trovato il coraggio di rivolgersi al numero di emergenza infanzia “114”. La ragazza ha raccontato di essere stata costretta a subire per mesi abusi sessuali, anche di gruppo, sotto la minaccia di morte e la minaccia di diffusione di un video a contenuto sessualmente esplicito, realizzato a sua insaputa da uno degli indagati e diffuso tramite social network.
L’operazione dei Carabinieri
Le indagini, avviate immediatamente dai militari dell’Arma, hanno permesso di raccogliere elementi di prova e riscontri investigativi che hanno portato all’identificazione dei presunti responsabili. Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri hanno arrestato un 18enne e due minorenni, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei gravi reati contestati. Gli arrestati sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni, situate in diverse località della provincia aquilana, e condotti presso la casa circondariale di Sulmona e presso l’Istituto Penale Minorile di Roma – Casal del Marmo.
I reati contestati
Ai tre giovani sono stati contestati numerosi capi d’accusa: violenza sessuale di gruppo aggravata, violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minori di anni 14, produzione di materiale pedopornografico, detenzione di materiale pedopornografico e atti persecutori. Le misure cautelari detentive sono state disposte dai Giudici per le indagini preliminari sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri durante la delicata fase investigativa, coordinata dalle Procure della Repubblica di L’Aquila.
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.