Pride a Budapest, Viktor Orban passa all’attacco: “Ripugnante e vergognoso, ordinato dall’Unione europea”
Il presidente dell’Ungheria Viktor Orban ha commentato con durezza il Pride di Budapest. Il Pd si scaglia contro Meloni rimasta in “silenzio”
Viktor Orban ha criticato aspramente il Pride che si è tenuto a Budapest. “Ripugnante e vergognoso”, questo il commento del presidente ungherese, che ha accusato l’Unione europea di aver orchestrato appositamente l’evento. Orban ha usato toni particolarmente duri nei confronti dell’opposizione ungherese.
- Orban attacca i partiti di opposizione e l’Ue
- Pride “ripugnante e vergognoso” secondo Orban
- Il Pd attacca Giorgia Meloni per il “silenzio”
Orban attacca i partiti di opposizione e l’Ue
I media ungheresi hanno citato le parole di Orban tratte da un messaggio che il presidente avrebbe postato sulla chat Club dei Guerrieri. Le accuse principali hanno riguardato l’Unione europea, tacciata di aver orchestrato l’organizzazione del Pride a Budapest in combutta con i partiti di opposizione.
Tutto questo, secondo Orban, per trasformare il Pride in una manifestazione anti-governativa.
Il Pride del 28 giugno a Budapest
Pride “ripugnante e vergognoso” secondo Orban
“I loro politici fantoccio hanno eseguito l’ordine. Questa è la prova di come sarebbero le nostre vite se il Paese non fosse guidato da un governo nazionale che protegge la nostra sovranità”, avrebbe scritto Orban nel messaggio citato dai media ungheresi. Riguardo all’evento in sé, Orban lo ha definito “ripugnante e vergognoso”, criticando gli “spettacoli di drag queen sul palco al Pride, gli uomini con i tacchi alti e le brochure sulla terapia ormonale”.
Il Pride si è tenuto nella giornata di sabato 28 giugno a Budapest e ha visto la partecipazione di circa 200mila persone. L’evento si è tenuto nonostante il divieto imposto dallo stesso Orban. Il Budapest Pride, che ha visto la partecipazione di numerosi politici europei (inclusa la segretaria del Pd Elly Schlein) si è concluso senza nessun incidente.
Il sindaco di Budapest ha ringraziato i partecipanti per aver reso la città “capitale dell’Europa”.
Il Pd attacca Giorgia Meloni per il “silenzio”
Le parole di Orban sul Pride hanno scatenato la reazione del Partito Democratico, che le ha definito “indegne di un presidente di uno Stato membro dell’Ue”.
“Ripugnante è chi viola lo stato diritto e i principi fondamentali di una democrazia”, ha dichiarato Alessandro Zan, responsabile diritti del Pd. Lo stesso Zan ha poi attaccato la premier Giorgia Meloni che “è rimasta muta e sta facendo fare una pessima figura al nostro Paese”.
“A Budapest non si ricordava una manifestazione così numerosa dalla caduta del muro di Berlino, dunque è evidente che in questo caso il muro da abbattere è stato quello dell’autoritarismo e dell’ignoranza che, purtroppo, da tempo scuotono la politica ungherese”, ha commentato Vincenza Aloisio, senatrice del Movimento 5 stelle.