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CRONACA NERA

Santo Re ucciso dal posteggiatore abusivo a Catania, il racconto dei colleghi: "Aveva già causato problemi"

La vittima era un dipendente della pasticceria Quaranta ed era diventato padre di una bambina da soli 4 mesi, è stato colpito al culmine di una lite

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Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Si occupa soprattutto di cronaca, politica, economia e spettacolo.

Santo Re, un trentenne dipendente di una nota pasticceria, è stato ucciso a coltellate sul lungomare di Ognina a Catania. L’uomo aveva appena terminato il turno di lavoro e stava andando a riprendere l’auto, quando è scoppiata una lite con un posteggiatore abusivo che lo ha aggredito. Un testimone: “Il posteggiatore importunava le persone”.

L’aggressione del posteggiatore abusivo

L’aggressione è avvenuta in una traversa che conduce al pontile nautico privato. Intorno alle 15 il trentenne ha avuto una lite con un posteggiatore abusivo di origine straniera, da anni presente nella zona e conosciuto dai residenti e dai commercianti, che spesso lo aiutavano anche con donazioni di cibo.

La discussione sarebbe degenerata con il posteggiatore che ha accoltellato il giovane. Santo Re ha tentato una corsa disperata verso il bar Quaranta, in cui lavorava, lasciando evidenti tracce di sangue lungo il percorso.

Un’ambulanza

Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e la squadra scientifica per i rilievi.

Il motivo della lite

Secondo quanto emerso, il trentenne, come ogni giorno, aveva lasciato la macchina da parcheggiare al posteggiatore abusivo.

La lite sarebbe però nata perché il parcheggiatore si sarebbe rifiutato di restituite alcune vaschette. A confermare questa informazione è stata una dipendente della pasticceria.

Alle richieste di Santo Re, l’uomo avrebbe reagito violentemente, sferrando fendenti con un coltello e colpendo la vittima a braccia, tronco e addome.

Il racconto dei testimoni

La vittima, trasferita d’urgenza all’ospedale Cannizzaro, è morta poco dopo l’arrivo nel nosocomio. Il 30enne era diventato padre di una bambina da appena 4 mesi.

L’aggressore ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato dalla polizia e arrestato con l’accusa di omicidio aggravato. Le indagini sono in corso per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.

Un altro dipendente della pasticceria ha riferito che il posteggiatore già nei mesi scorsi aveva creato problemi di ordine pubblico.

Importunava le persone – ha detto ai giornalisti di Catania Today – parecchie volte lo hanno portato via e oggi è tornato. Santo, definirlo per bene è poco, un ragazzo tranquillo, veniva a lavorare e stava tornando a casa”.

Originario dello Zimbabwe, il posteggiatore abusivo è un 37enne senza permesso di soggiorno, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti.

Nel luglio del 2019 aggredì due vigili urbani che stavano per sanzionarlo, colpendoli con pugni e calci. Era quindi stato arrestato per lesioni volontarie, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

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