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Serie di rapine cruente nelle farmacie in provincia di Treviso, catturati due fratelli: come agivano

Due fratelli sono stati arrestati per una serie di rapine violente a farmacie e una donna in strada nel trevigiano. Indagini basate su video e perquisizioni.

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Virgilio Notizie

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Due fratelli sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata dopo una serie di colpi messi a segno nel territorio del trevigiano. L’operazione, condotta nella mattinata di oggi, è stata eseguita dai Carabinieri delle Compagnie di Montebelluna e Castelfranco Veneto, insieme alla Squadra Mobile della Questura di Treviso. I provvedimenti sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Treviso, a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura locale, che ha permesso di individuare i presunti responsabili di una serie di rapine commesse tra l’inizio e la fine di giugno 2025.

Le indagini e l’arresto dei fratelli Garbin

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, i due arrestati sono Garbin Massimiliano, di 33 anni, e il fratello Garbin Luigi, di 29 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, anche specifici. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita nelle prime ore della giornata, dopo che gli investigatori hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a loro carico.

Una serie di rapine nel trevigiano: le modalità dei colpi

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due fratelli sono ritenuti responsabili di una serie di rapine avvenute nella provincia di Treviso tra l’inizio e la fine di giugno 2025. Tra i colpi contestati figurano due rapine ai danni di farmacie, una ad Altivole e l’altra a Postioma di Paese, oltre a una rapina in strada ai danni di una donna in bicicletta. In tutte le occasioni, i malviventi avrebbero agito con il volto coperto da caschi integrali e abbigliamento neutro, mostrando freddezza e determinazione.

Rapine cruente e uso di armi da taglio

In particolare, la rapina avvenuta nella farmacia di Altivole e quella a Postioma di Paese sono state caratterizzate da modalità particolarmente violente. Gli autori avrebbero utilizzato armi da taglio per minacciare la farmacista e una dipendente, costringendole a consegnare il denaro presente in cassa. La ricostruzione degli eventi ha evidenziato come i due fratelli abbiano agito con una certa crudeltà, senza esitazione nell’intimidire le vittime.

La rapina in strada: donna ferita e carte rubate

Un altro episodio contestato riguarda la rapina in strada avvenuta l’11 giugno 2025. In questa circostanza, i due fratelli, a bordo di una moto di grossa cilindrata, avrebbero colpito volontariamente una donna alla caviglia per farla cadere dalla bicicletta e strapparle la borsa. All’interno della borsa si trovavano denaro contante e carte di pagamento, che sarebbero poi state utilizzate per effettuare acquisti e prelievi illeciti.

Le indagini: telecamere, perquisizioni e riscontri

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, hanno permesso di risalire all’identità dei presunti autori grazie a un accurato lavoro investigativo. Gli inquirenti hanno analizzato i filmati delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private, confrontando le immagini con i tratti fisici, gli indumenti e i tatuaggi dei sospettati. Un ruolo chiave lo hanno avuto anche i riscontri ottenuti attraverso le perquisizioni personali e domiciliari, durante le quali sono stati rinvenuti denaro contante di dubbia provenienza, attrezzi da scasso compatibili con quelli utilizzati nei furti, scarpe e abiti identici a quelli indossati durante le rapine e, in un caso, buste con il logo della farmacia derubata.

Dichiarazioni e prove digitali

Ulteriori elementi di rilievo sono emersi dalle dichiarazioni rese da persone vicine agli indagati. Inoltre, un video diffuso su un social network ha mostrato uno dei due fratelli alludere esplicitamente alla propria responsabilità nei fatti oggetto d’indagine, attribuendo parte della colpa all’altro. Questo materiale digitale ha rafforzato il quadro probatorio a carico dei due sospettati.

La custodia cautelare e le garanzie processuali

Al termine delle formalità di rito, i due fratelli sono stati trasferiti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni. Si ricorda che, secondo il principio costituzionale della presunzione d’innocenza, la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo all’esito di una sentenza di condanna divenuta irrevocabile.

Il contesto: sicurezza e allarme sociale nel trevigiano

La serie di rapine che ha colpito il territorio del trevigiano nelle ultime settimane ha destato forte preoccupazione tra i cittadini e gli operatori commerciali. L’arresto dei due fratelli rappresenta un importante risultato per le forze dell’ordine, impegnate quotidianamente nella tutela della sicurezza pubblica e nella prevenzione dei reati predatori.

IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.

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