Rubano al supermercato e usano un pitbull contro il direttore, arrestati dopo la fuga a Verona
Due persone arrestate a Verona per rapina impropria: usato un pitbull per minacciare il direttore di un supermercato durante la fuga.
Due persone sono state arrestate per rapina impropria aggravata in concorso nella serata di sabato 26 luglio a Verona. Un uomo tunisino di 34 anni e una donna italiana di 40 anni sono stati fermati dalla Polizia dopo aver sottratto merce da un supermercato e aver aggredito il direttore con l’aiuto di un pitbull. L’episodio è avvenuto intorno alle 20.10, quando la Centrale Operativa della Questura è stata allertata dalla vittima. I due sono stati rintracciati poco dopo nei pressi di Via Città di Nimes, ancora in possesso della refurtiva. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
La segnalazione e l’intervento della Polizia
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’allarme è scattato nella serata di sabato 26 luglio, quando il direttore di un supermercato di Verona ha contattato la Centrale Operativa della Questura intorno alle 20.10. L’uomo ha segnalato una aggressione subita da parte di due individui che, dopo aver sottratto della merce, avevano tentato di allontanarsi dal punto vendita senza pagare. Nel tentativo di fermarli, il direttore è stato minacciato con un pitbull che i sospetti hanno aizzato contro di lui, rendendo la situazione particolarmente pericolosa.
La dinamica dei fatti
Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, i due sospetti, un cittadino tunisino di 34 anni irregolare sul territorio nazionale e una cittadina italiana di 40 anni, avevano occultato tra i propri indumenti e all’interno di zaini diversi generi alimentari per un valore complessivo di circa 90 euro. Dopo aver superato le casse senza pagare, sono stati intercettati dal direttore, che ha tentato di bloccarli. A quel punto, i due hanno reagito con violenza, utilizzando il cane come strumento di minaccia per garantirsi la fuga.
L’identificazione e l’arresto
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, grazie alle dettagliate descrizioni fornite dalla vittima, gli agenti delle Volanti sono riusciti a rintracciare i due malviventi nei pressi di Via Città di Nimes. Al momento del fermo, i sospetti erano ancora in possesso di buona parte della refurtiva sottratta poco prima dal supermercato. Gli operatori hanno quindi proceduto all’identificazione dei due, che sono risultati già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro il patrimonio, la persona e in materia di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le accuse e la misura cautelare
Al termine degli accertamenti, i due sono stati arrestati con l’accusa di rapina impropria aggravata in concorso. Dopo aver informato il Pubblico Ministero di turno, gli agenti hanno accompagnato i sospetti presso la Casa Circondariale di Verona – Montorio, dove sono stati trattenuti in attesa dell’udienza di convalida. Nella giornata di ieri, il giudice ha confermato la misura cautelare, disponendo la custodia in carcere per entrambi gli indagati.
Il destino del cane e le precisazioni sulla responsabilità penale
Come riportato dalla Polizia di Stato, il pitbull utilizzato durante la aggressione è stato affidato al Canile Comunale, dove riceverà le cure necessarie. Le autorità hanno inoltre sottolineato che la responsabilità penale dei due arrestati sarà definitivamente accertata solo al termine del processo, con sentenza irrevocabile.
Un episodio che riaccende l’attenzione sulla sicurezza nei supermercati
L’episodio avvenuto a Verona riporta l’attenzione sul tema della sicurezza nei punti vendita e sulle difficoltà che spesso devono affrontare i lavoratori del settore. L’utilizzo di animali come strumenti di minaccia rappresenta un ulteriore elemento di rischio, che rende ancora più complesso il lavoro di chi si trova a gestire situazioni di furto e aggressione all’interno degli esercizi commerciali.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.