Donna rapinata di 80mila euro a Bologna, banconote perse per strada e fuga sull'A1: quattro arresti
Quattro italiani arrestati per rapina pluriaggravata a Bologna: inseguimento e sequestro di oltre 80mila euro in autostrada.
È di quattro arresti e oltre 80.855 euro sequestrati il bilancio di un’operazione della Polizia di Stato che ha portato alla cattura di una banda responsabile di una rapina pluriaggravata ai danni di una donna a Bologna. I fatti si sono svolti nel pomeriggio del 25 luglio 2025, quando una segnalazione ha permesso alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente e bloccare i sospettati nel territorio modenese, dopo un inseguimento ad alta velocità. L’azione è stata condotta in collaborazione tra la Questura di Bologna e la Polizia Stradale di Modena, con il supporto del Pubblico Ministero e del Tribunale di Modena, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per tutti gli arrestati.
La segnalazione e l’inizio dell’operazione
Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, tutto ha avuto inizio intorno alle 17 di venerdì 25 luglio 2025, quando la Sala Operativa della Questura di Bologna ha ricevuto una chiamata da parte di un cittadino. L’uomo ha riferito di aver assistito a una scena sospetta in via Otello Bovincini: una persona travisata, ovvero con il volto coperto, stava correndo con un ingente quantitativo di banconote tra le mani, dirigendosi verso una Fiat 500X bianca. Durante la fuga, parte delle banconote sono cadute a terra, lasciando una scia evidente del passaggio.
Pochi istanti dopo, una seconda segnalazione è giunta da un altro passante, che ha confermato l’episodio e fornito ulteriori dettagli: in realtà, i soggetti coinvolti erano quattro, tutti travisati, che dopo essere saliti a bordo dell’autovettura si sono dati alla fuga a forte velocità, imboccando la Tangenziale nord in direzione Borgo Panigale.
L’inseguimento e il blocco sulla A1
Ricevuta la doppia segnalazione, la centrale operativa ha immediatamente diramato la nota via radio a tutte le pattuglie in servizio. Gli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Bologna si sono messi sulle tracce della Fiat 500X bianca, avviando un inseguimento che si è protratto fino al territorio modenese. Grazie anche al tempestivo intervento della Polizia Stradale di Modena, il veicolo è stato intercettato e bloccato all’altezza del chilometro 168 dell’Autostrada A1.
All’interno dell’auto sono stati identificati quattro uomini, uno dei quali ha tentato invano la fuga a piedi. La perquisizione del veicolo ha permesso di rinvenire e sequestrare due buste di plastica, nascoste sotto il sedile, contenenti numerose mazzette di banconote. Inoltre, sono stati trovati due passamontagna neri, berretti e guanti in gomma, elementi che confermano la natura premeditata e organizzata della rapina.
Il bottino e la ricostruzione dei fatti
Il denaro recuperato ammontava a 80.855 euro, una somma considerevole che ha subito insospettito gli agenti. Gli accertamenti successivi hanno permesso di chiarire che si trattava del provento di una rapina avvenuta poco prima ai danni di una donna di origine cinese, residente a Bologna. Secondo la ricostruzione degli investigatori, un quinto complice sarebbe riuscito ad allontanarsi a piedi subito dopo la commissione del reato, facendo perdere le proprie tracce.
I quattro uomini arrestati sono risultati essere di origini campane e già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro il patrimonio. La loro esperienza nel settore criminale e la modalità d’azione lasciano intendere che il colpo fosse stato pianificato nei dettagli, con ruoli ben definiti all’interno del gruppo.
L’arresto e le misure cautelari
La banda è stata arrestata in quasi flagranza di reato e posta a disposizione della Procura della Repubblica di Modena, competente per il territorio in cui è avvenuto il fermo. Dopo l’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modena ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero, disponendo per tutti e quattro gli arrestati la misura della custodia cautelare in carcere.
Il GIP ha inoltre dichiarato la propria incompetenza territoriale, dal momento che la rapina era stata commessa a Bologna, e ha rimesso gli atti alla Procura competente per proseguire le indagini e l’azione penale.
Le indagini e la ricerca del quinto complice
Le forze dell’ordine stanno ora proseguendo le indagini per identificare il quinto uomo, che secondo le testimonianze raccolte si sarebbe dileguato a piedi subito dopo la rapina. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo ulteriori elementi utili per risalire all’identità del fuggitivo e chiarire il ruolo di ciascun componente della banda.
La collaborazione tra le diverse articolazioni della Polizia di Stato, dalla Questura di Bologna alla Polizia Stradale di Modena, si è rivelata fondamentale per il successo dell’operazione, che ha permesso di assicurare alla giustizia quattro persone e recuperare l’intero bottino.
Il contesto: sicurezza e prevenzione dei reati
L’episodio ha riportato l’attenzione sul tema della sicurezza urbana e sulla necessità di rafforzare i controlli nelle aree più sensibili delle città. La tempestività della risposta delle forze dell’ordine e la sinergia tra le diverse unità operative hanno dimostrato l’efficacia del sistema di prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio.
La Polizia di Stato ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini, che con le loro segnalazioni hanno consentito di avviare rapidamente le ricerche e di individuare i responsabili della rapina. L’episodio rappresenta un esempio di come la partecipazione attiva della comunità possa contribuire in modo determinante alla sicurezza collettiva.
Il rispetto della presunzione di innocenza
Come previsto dalla legge, si ricorda che gli indagati devono essere considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva di condanna. Le indagini sono ancora in corso e ulteriori sviluppi potrebbero emergere nei prossimi giorni, soprattutto in relazione all’identificazione del quinto complice e all’eventuale coinvolgimento della banda in altri episodi simili.
Conclusioni e prospettive future
L’operazione condotta dalla Polizia di Stato ha permesso di sventare una rapina particolarmente grave e di restituire alla vittima il denaro sottratto. Il caso evidenzia l’importanza della prontezza operativa e della collaborazione tra le diverse forze di polizia, oltre che il ruolo fondamentale dei cittadini nella prevenzione dei reati.
Le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili a mettersi in contatto con le forze dell’ordine, per contribuire all’individuazione del quinto membro della banda e per prevenire ulteriori episodi di criminalità organizzata. La vicenda, che ha avuto come teatro le città di Bologna e Modena, rappresenta un monito sull’importanza della vigilanza e della collaborazione tra istituzioni e cittadini per garantire la sicurezza di tutti.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.