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Sigaretta elettronica esplode in tasca a un 25enne di Misano Adriatico, gravi ustioni: "Non fumerò più"

La sigaretta elettronica esplosa nella tasca dei pantaloni di un giovane operaio era stata comprata appena 5 mesi fa. Presentato un esposto per lesioni aggravate

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Un 25enne di Misano Adriatico, in provincia di Rimini, è rimasto ferito quando la sigaretta elettronica che teneva nella tasca dei pantaloni è esplosa, generando una fiammata che lo ha ferito alla gamba e alla mano. Il giovane ha riportato ustioni di secondo e terzo grado. Lo spavento lo ha sbilanciato ed è caduto sbattendo violentemente la testa: per chiudergli la ferita sono serviti 50 punti di sutura.

Sigaretta elettronica esplode: 10 giorni di prognosi

Il protagonista di questa vicenda è un giovane operaio che si occupa di termoidraulica. La disavventura è avvenuta giovedì 31 luglio attorno alle 7:30.

Il 25enne, dopo aver messo in tasca l’e-cig, era uscito di casa per recarsi al lavoro. A un certo punto, però, l’apparecchio gli è esploso nei pantaloni e la fiammata gli ha avvolto la gamba sinistra.

Una sigaretta elettronica in un’immagine di repertorio: il prodotto mostrato non è correlato alla notizia

Cercando di disfarsi dell’oggetto in fiamme, l’operaio ha preso la sigaretta elettronica con la mano. Il dolore e lo spavento gli hanno fatto perdere l’equilibrio: cadendo a terra ha sbattuto la testa su una fioriera di cemento.

Esposto per lesioni aggravate

Subito dopo il fatto, il 25enne è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Riccione. Dopo averlo curato, i medici gli hanno dato 10 giorni di prognosi.

Il Corriere di Bologna riporta una sua dichiarazione: “Dopo questo incidente ci posso giurare, non fumerò mai più. Avevo due sigarette elettroniche che alternavo e di certo non ero un fumatore compulsivo. Quella che è esplosa l’avevo da cinque mesi. Non aveva mai dato problemi”.

La sigaretta elettronica, prodotta in Cina, era stata acquistata in un negozio di Cattolica. Il ragazzo si è rivolto a un legale per far valere i suoi diritti. L’avvocato ha così presentato un esposto alla Procura di Rimini contro il produttore cinese e il distributore italiano.

Il reato contestato è quello di lesioni aggravate. Il legale chiede che le autorità preposte indaghino sulla sicurezza del prodotto e che sequestrino tutti i dispositivi simili. Le indagini verteranno sulla tracciabilità e le certificazioni di sicurezza.

Ridurre i rischi usando le sigarette elettroniche

Per ridurre i rischi di usura precoce, ma anche di eventuale esplosione, gli esperti raccomandano:

  • l’acquisto di dispositivi certificati;
  • l’uso di custodie protettive;
  • di evitare il contatto con oggetti metallici;
  • di utilizzare esclusivamente caricabatterie originali.

IPA

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