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Simone Cicalone aggredito alla stazione di Napoli, ferita anche una videomaker: chi sono i responsabili

Lo youtuber Simone Cicalone è stato aggredito fuori dalla stazione centrale di Napoli. Colpita anche la videomaker. Fermato l’aggressore

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Simone Cicalone, popolare youtuber da oltre 800mila follower, il 26 luglio è stato aggredito davanti alla stazione centrale di Napoli. Il video non era ancora partito, ma lui e la sua videomaker Evelina sono stati presi di mira da due individui. Lei colpita con un calcio, lui con un bastone. Un militare ha bloccato l’aggressore, poi affidato alla Polfer.

Simone Cicalone aggredito alla stazione di Napoli

Come riporta La RepubblicaSimone Cicalone è stato aggredito nei pressi della stazione centrale di Napoli, insieme alla sua videomaker Evelina.

L’episodio, avvenuto il 26 luglio, è ancora al vaglio degli investigatori della Polfer, che stanno cercando di capire le motivazioni dietro l’attacco e il possibile coinvolgimento di più persone.

Simone Cicalone è stato aggredito davanti alla stazione centrale di Napoli

Lo youtuber si trovava in città per girare alcuni video. Con lui anche il cantante Tyler B. In attesa che un conoscente venisse a prenderli, il gruppo è stato avvicinato da un uomo che li ha ammoniti: “Qui oggi non fate niente”.

Poi, pochi minuti dopo, è spuntato un secondo individuo, stavolta con indosso una maglietta mimetica, che ha attaccato Evelina colpendola con un calcio e facendo cadere a terra l’attrezzatura video.

Lo youtuber colpito con un pezzo di legno

Nel tentativo di difendere la sua collaboratrice, Cicalone è stato colpito con un pezzo di legno al volto e al braccio. Ha reagito utilizzando uno spray al peperoncino, riuscendo così a respingere l’aggressore.

L’uomo è fuggito, ma è stato prontamente bloccato da una pattuglia dell’esercito in servizio nella zona e consegnato alla polizia ferroviaria.

Il sospetto è che agisse su indicazione del primo uomo che aveva intimato loro di non filmare.

Il precedente

L’aggressione di Napoli non è un caso isolato nella carriera di Cicalone. In passato, durante i suoi reportage nella metro di Roma, il content creator è stato più volte aggredito da borseggiatori e piccoli criminali, infastiditi dalla sua presenza e dalle riprese.

La sua attività di denuncia sociale, spesso svolta in contesti difficili, lo ha reso bersaglio di attacchi fisici e verbali.

Questa volta però, racconta con amarezza, l’atmosfera iniziale sembrava tranquilla. “Quando siamo arrivati ho detto: ‘Ammazza, Napoli quanto è tranquilla’. E poi siamo stati aggrediti”, ha raccontato Cicalone a La Repubblica, mostrando sui social i lividi e i segni rossi sul volto e sul braccio, provocati dall’impatto con il bastone.

Instagram @cicalonesimone

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