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West Nile, il virus delle zanzare arriva in Puglia: cavallo positivo a Lecce, quali sono i rischi per l'uomo

Il virus West Nile riscontrato anche in Puglia, cavallo positivo a Lecce, ma l’Asl tranquillizza la popolazione: nessun contagio da animale a uomo

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Il virus West Nile è stato segnalato per la prima volta anche in Puglia, con la positività riscontrata in un cavallo a Lecce. Le autorità sanitarie hanno escluso un blocco delle donazioni di sangue, ribadendo l’efficacia dei controlli già in essere. Il caso evidenzia l’ampliamento del virus sul territorio, e conferma l’ipotesi di una stagione particolarmente intensa per la sua circolazione.

Virus West Nile in un cavallo a Lecce

Il primo segnale della presenza del virus West Nile in Puglia è arrivato da un esemplare equino risultato positivo a Lecce, come segnalato ufficialmente nella giornata di oggi – mercoledì 30 luglio 2025.

Il cavallo era ospitato in un maneggio dell’hinterland e il contagio è stato individuato attraverso i monitoraggi disposti dal Ministero della Salute.

Il virus West Nile è stato rilevato anche in Puglia: positivo un cavallo in provincia di Lecce

La ASL ha immediatamente attivato le misure previste dal protocollo, senza però disporre alcuno stop alle attività trasfusionali: nei centri di raccolta sangue viene infatti già eseguito, da anni, il test NAT che rileva la presenza del virus nel sangue donato.

La situazione in Puglia

Secondo quanto riportato dall’ASL e dal Centro Nazionale Sangue, la provincia salentina è stata inclusa tra le 31 aree con limitazioni precauzionali per le donazioni di sangue, con l’obbligo di esecuzione del test NAT per chi ha soggiornato anche solo una notte nel territorio.

Le autorità veterinarie regionali hanno attivato una rete di controllo e sorveglianza su zanzare, uccelli e altri animali sensibili al virus, al fine di monitorare l’eventuale diffusione verso altre zone.

Il contagio animale registrato a Lecce rappresenta un indicatore della circolazione del virus nel Sud Italia, dove in passato era raro. L’estensione della mappa dei casi è però un segnale della mutata diffusione del West Nile, complice anche il cambiamento climatico e l’alterazione degli ecosistemi.

I contagi in Italia

Il virus West Nile si trasmette tramite la puntura di zanzare infette del genere Culex e non tramite contatto diretto tra animali e persone. La maggior parte delle infezioni nell’uomo è asintomatica, ma circa il 20% può sviluppare sintomi lievi come febbre, nausea, mal di testa, sfoghi cutanei.

Le forme gravi, più rare, possono colpire in particolare anziani o soggetti immunodepressi e causare sintomi neurologici. In Italia, nel 2024, si erano registrati 20 decessi e 460 casi, ma per il 2025 si prevede un possibile aumento, anche in aree finora non colpite.

Le autorità sanitarie invitano la popolazione alla prudenza: proteggersi dalle punture di zanzara e limitare l’esposizione in aree umide o stagnanti sono le principali misure preventive.

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