Zanzare pericolose anche in Italia, quante sono e quali virus possono trasmettere oltre al West Nile

Oltre al West Nile, le zanzare possono trasmettere tanti altri virus perciò sono considerate tra gli animali più pericolosi al mondo

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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le zanzare sono responsabili di oltre 700.000 morti all’anno (più di 1 milione secondo altre stime), superando di gran lunga altri animali per letalità. Anche in Italia sono presenti specie di zanzare portatrici di virus pericolosi per l’uomo, oltre al West Nile. In generale questi insetti sono considerati tra gli animali più pericolosi al mondo.

Quali specie di zanzara sono presenti in Italia

Ogni anno, milioni di persone si ammalano a causa dei virus trasmessi dalle zanzare, come malaria, dengue, febbre da virus West Nile, febbre gialla e infezione da virus Zika.

Delle circa 3.720 specie conosciute al mondo, in Italia ne sono presenti poco più di 60. Di queste, solo una decina sono di reale interesse per i progetti di sorveglianza e controllo delle zanzare per la loro abbondanza e aggressività nei confronti dell’uomo o per la possibile trasmissione di patogeni.

Una zanzara Aedes Aegypti in Brasile responsabile della trasmissione del virus DengueANSA
Una zanzara Aedes Aegypti in Brasile responsabile della trasmissione del virus Dengue

In Italia sono presenti specie come la zanzara tigre (Aedes albopictus) che può trasmettere virus come Chikungunya, Dengue e Zika. Negli ultimi anni si sono verificati più volte casi di queste tre malattie, segno che il rischio esiste.

Inoltre, si sono verificati anche casi di febbre da virus West Nile, trasmesso principalmente dalle zanzare del tipo Culex – presente in Italia, e relativamente innocuo nella maggior parte dei casi.

Le zanzare in Italia non trasmettono invece la malaria che è stata debellata negli anni ’50.

Come evitare il contagio di virus tramite le zanzare

Anche se le specie di zanzare presenti in Italia non trasmettono malattie come la malaria, tuttavia anche nel nostro Paese la diffusione di infezioni trasmesse da questi insetti è un problema da non sottovalutare, che richiede un impegno costante nella prevenzione e nel controllo delle popolazioni di questi animali.

Il ministero della Salute ha sensibilizzato anche medici di famiglia, pediatri e specialisti e ricordato “l’importanza di informare i cittadini sull’adozione delle misure preventive, dall’uso di repellenti alla eliminazione di possibili focolai larvali come ad esempio sottovasi e contenitori d”acqua” per evitare punture di zanzara che potrebbero veicolare malattie.

Se si sospetta di aver contratto una malattia o si ha necessità d’informazioni, è stato istituito il numero di pubblica utilità 1500.

Come misure di precauzione personali si consiglia di usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto.

È bene anche dotare le finestre di zanzariere e svuotare di frequente i vasi di fiori o altri contenitori con l’acqua stagnante. Altra misura da prendere è quella di cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e di tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

I sintomi del virus West Nile

Il 20 luglio 2025 una donna di 82 anni è deceduta a Latina dopo aver contratto il virus West Nile. Dall’inizio dell’anno in Italia sono stati confermati 10 casi di infezione da West Nile virus nell’uomo con due decessi.

Questa infezione non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette e la maggior parte degli individui che la contraggono non mostra alcun sintomo.

Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri quali febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.

Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale. Sul fronte della prevenzione, non esistono un vaccino o terapie specifiche per la febbre West Nile. Per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.

Altre malattie pericolose trasmesse dalle zanzare

Tra le malattie trasmesse dalle zanzare c’è appunto la malaria, veicolata da parassiti del genere Plasmodium e trasmessa dalla specie Anopheles.

Questa condizione colpisce milioni di persone ogni anno, soprattutto in Africa, Asia e America Latina. I sintomi più comuni sono febbre, mal di testa e brividi, ma la malattia può degenerare fino a causare la morte. Contro la malaria esiste però un vaccino

La febbre gialla è una malattia virale che può causare gravi danni al fegato e insufficienza multiorgano. Anche in questo caso esiste però un vaccino efficace.

La dengue è un’infezione virale diffusa nelle aree tropicali e subtropicali trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti. Può causare febbre alta, dolori articolari e, nei casi più gravi, emorragie e shock.

L’infezione da virus Zika, trasmesso dalle zanzare Aedes, è noto per la sua associazione con gravi malformazioni congenite nei neonati, come la microcefalia (condizione neurologica in cui la testa del neonato è significativamente più piccola del normale).

A rendere molto pericolose le ultime due infezioni, così come molte altre. è il fatti che non si hanno ancora cure specifiche e che possono portare a gravi complicazioni.

Zanzara West Nile ANSA