Faccetta nera cantata alla Festa dell'Unità di Cotignola vicino Ravenna: sdegno del Pd e dell’Anpi

Non si sa se fossero nostalgici o solo dei provocatori: fatto sta che un gruppo di 30 persone ha intonato Faccetta nera e altri canti fascisti alla Festa dell'Unità di Cotignola

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Porchetta, lambrusco e cori fascisti: è stata una Festa dell’Unità fuori dal comune quella di Cotignola in provincia di Ravenna: un gruppo di circa trenta persone vestite di scuro, alcune con simboli riconducibili al ventennio, ha turbato la tranquillità dell’evento intonando, con l’ausilio di un altoparlante, canzoni dell’epoca come “Faccetta nera” e “Giovinezza“. L’episodio ha provocato sdegno tra i rappresentanti locali del Partito Democratico.

Faccetta nera alla Festa dell’Unità

I fatti si sono verificati sabato 26 luglio al Parco Sandro Pertini. Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo ha occupato un’area con tavolate approfittando di un momento in cui non erano presenti volontari o iscritti del Pd.

Dopo aver mangiato e bevuto, i partecipanti hanno intonato canti fascisti utilizzando un megafono e scattato fotografie di gruppo accanto a uno striscione.

Poco dopo si sono allontanati, evitando contatti diretti con gli organizzatori. Le autorità stanno acquisendo materiale video e fotografico per identificarli. Il Pd locale e quello della Bassa Romagna parlano di gesto ignobile.

Samuele Staffa, segretario comunale del Partito Democratico di Cotignola, ha condannato l’accaduto tramite una nota.

“Il soggetto leso a seguito di questa triste vicenda – ha scritto Staffa – non è solamente il Partito Democratico, ma l’intera comunità cotignolese. Non può essere infangata la storia di una comunità che regge le proprie fondamenta sui Giusti tra le Nazioni, su Leno, don Stefano e su tutti coloro che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvarne altre”.

La proposta di un comitato antifascista

Il segretario dem chiede al Comune di farsi promotore “di un comitato unitario antifascista o di altro più consono strumento di confronto a cui possano partecipare tutti i cittadini cotignolesi” per “promuovere azioni positive per sostenere, soprattutto tra le giovani generazioni, la cultura dei diritti, delle libertà e della democrazia. In altre parole, la cultura dell’antifascismo”.

L’appello dell’Anpi

L’Anpi, dal canto suo, fa appello “affinché cresca la vigilanza democratica della popolazione e manifesta la propria disponibilità a far parte di un comitato unitario antifascista, che diventi presidio costante contro ogni rigurgito fascista”.

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