Cascina trasformata in un laboratorio di cocaina a Piacenza, blitz e arresti: quanta droga è stata sequestrata

Tre cittadini albanesi arrestati a Piacenza per spaccio: sequestrati 2 kg di cocaina e smantellato laboratorio clandestino.

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Tre cittadini albanesi sono stati arrestati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti a Piacenza, dove la Polizia ha scoperto un laboratorio clandestino e sequestrato circa 2 kg di cocaina. L’operazione, condotta nel pomeriggio di martedì 29 luglio, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza e ha visto coinvolte le Squadre Mobili delle Questure di Milano e Piacenza. Gli arresti sono stati effettuati dopo una serie di indagini e appostamenti nei pressi di una cascina a Pontenure, dove gli indagati erano soliti preparare la droga destinata al mercato locale.

Le indagini e la scoperta del laboratorio

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’operazione ha preso avvio a seguito di segnalazioni riguardanti movimenti sospetti nei pressi di una cascina situata a Pontenure, in provincia di Piacenza. Gli agenti hanno monitorato la zona, notando la presenza periodica di tre uomini di origine est-europea che si recavano presso la struttura per manipolare sostanze stupefacenti. Gli investigatori hanno quindi intensificato i servizi di osservazione, focalizzandosi sui movimenti degli indagati e sulle loro attività all’interno della cascina.

L’operazione e gli arresti

Nel pomeriggio di martedì 29 luglio, gli agenti delle Squadre Mobili di Milano e Piacenza hanno individuato due uomini a bordo di due autovetture che, dopo una sosta presso un bar del centro cittadino, si sono diretti verso la cascina. Qui sono stati raggiunti da un terzo connazionale. I poliziotti li hanno osservati mentre pulivano e spostavano l’attrezzatura utilizzata per il taglio della sostanza stupefacente. Successivamente, i tre sono risaliti sulle rispettive auto ed hanno effettuato una consegna di cocaina a un acquirente nelle vicinanze.

Il sequestro della droga e del denaro

Al termine dell’operazione, la Polizia ha proceduto a perquisizioni personali e domiciliari nei confronti dei sospettati. All’interno della cascina, gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio per la preparazione della droga. Sono stati sequestrati quasi 2 kg di cocaina, 1 kg di sostanza da taglio, detersivi, un forno elettrico e bilancini di precisione. Inoltre, durante il controllo dell’autovettura di uno degli arrestati, sono stati trovati e sequestrati quasi 4.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Il ruolo della Procura e la fase delle indagini

L’intera operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza, che ha diretto le attività investigative e autorizzato le perquisizioni. L’indagine, come precisato dalle autorità, si trova attualmente nella fase preliminare e la responsabilità penale degli arrestati sarà accertata soltanto in caso di condanna definitiva. Gli inquirenti stanno ora approfondendo i dettagli dell’organizzazione e valutando eventuali collegamenti con altre reti di traffico di stupefacenti attive sul territorio.

Il contesto territoriale e le strategie di contrasto

L’operazione rappresenta un nuovo colpo inferto dalle forze dell’ordine al traffico di droga nella provincia di Piacenza. La collaborazione tra le Questure di Milano e Piacenza ha permesso di smantellare un laboratorio clandestino che, secondo gli investigatori, era attivo da tempo e rappresentava un punto di riferimento per la distribuzione di cocaina nella zona. Le autorità sottolineano l’importanza della sinergia tra le diverse articolazioni della Polizia di Stato e la Procura per il contrasto efficace al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli arrestati e le accuse

I tre cittadini albanesi, di 37, 38 e 39 anni, sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i tre erano soliti recarsi nella cascina di Pontenure per “tagliare” la cocaina pura con acidi e polveri, aumentando così il volume della droga da immettere sul mercato e incrementando i profitti illeciti. L’attività di preparazione e confezionamento avveniva in un ambiente attrezzato con strumenti specifici, tra cui bilancini di precisione e un forno elettrico utilizzato per la lavorazione delle sostanze.

Le modalità operative della banda

Le indagini hanno permesso di ricostruire le modalità operative della banda. I tre uomini si incontravano periodicamente presso la cascina, dove si occupavano della lavorazione della cocaina. Dopo aver “tagliato” la sostanza con prodotti chimici e polveri, la droga veniva suddivisa in dosi e preparata per la vendita. Gli spostamenti degli arrestati erano caratterizzati da una certa prudenza: utilizzavano due autovetture diverse e si incontravano in luoghi pubblici, come bar del centro cittadino, prima di dirigersi verso il laboratorio. La consegna della cocaina agli acquirenti avveniva nelle immediate vicinanze della cascina, riducendo così i rischi di essere intercettati dalle forze dell’ordine.

Il valore della droga sequestrata

Il sequestro di quasi 2 kg di cocaina rappresenta un risultato significativo nell’ambito della lotta al traffico di stupefacenti nella provincia di Piacenza. Secondo le stime degli investigatori, la droga avrebbe potuto fruttare decine di migliaia di euro una volta immessa sul mercato. Il denaro contante trovato nell’auto di uno degli arrestati, pari a quasi 4.000 euro, è stato ritenuto dagli inquirenti il provento diretto dell’attività di spaccio svolta dalla banda. Gli agenti hanno inoltre sequestrato 1 kg di sostanza da taglio, utilizzata per aumentare il volume della cocaina e massimizzare i guadagni illeciti.

Le reazioni delle autorità

Le autorità hanno espresso soddisfazione per l’esito dell’operazione, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le diverse forze di polizia e la magistratura. Il Questore di Piacenza ha dichiarato che il sequestro della droga e lo smantellamento del laboratorio rappresentano un passo avanti nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti sul territorio. La Procura della Repubblica ha ribadito che le indagini proseguiranno per accertare eventuali ulteriori responsabilità e per individuare altri soggetti coinvolti nella rete di spaccio.

La situazione attuale e gli sviluppi futuri

L’indagine si trova attualmente nella fase preliminare e la posizione degli arrestati sarà valutata nelle sedi competenti. La Polizia di Stato continua a monitorare il territorio e a raccogliere elementi utili per ricostruire l’intera filiera del traffico di droga nella zona di Piacenza. Gli inquirenti non escludono che la banda possa essere collegata ad altre organizzazioni criminali attive nel nord Italia. Le forze dell’ordine invitano i cittadini a segnalare eventuali situazioni sospette e a collaborare con le autorità per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Conclusioni

L’operazione condotta dalla Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura di Piacenza, ha permesso di smantellare un laboratorio clandestino per la preparazione della cocaina e di arrestare tre persone accusate di detenzione ai fini di spaccio. Il sequestro di quasi 2 kg di cocaina e di quasi 4.000 euro in contanti rappresenta un duro colpo per il traffico di droga nella zona. Le indagini proseguiranno per accertare tutte le responsabilità e per prevenire ulteriori episodi di spaccio sul territorio.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.