Tragedia a Bagheria, muore la pallavolista 20enne Simona Cinà: trovata in piscina durante una festa
Sono in corso le indagini sulla morte di Simona Cinà, la pallavolista 20enne morta a Bagheria dopo essere caduta in piscina durante una festa
Una ragazza di 20 anni, Simona Cinà, pallavolista che viveva a Capaci, è stata trovata morta nella piscina di una villa a Bagheria (Palermo) nella notte tra l’1 e il 2 agosto. A scoprire il corpo, riverso in acqua, è stato uno degli invitati. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i Carabinieri della compagnia di Bagheria. È stata disposta l’autopsia, mentre la salma e l’intera villa sono state poste sotto sequestro.
Morta la 20enne Simona Cinà a Bagheria
Simona Cinà, pallavolista ventenne che viveva a Capaci, è stata trovata senza vita nella piscina di una villa a Bagheria, in provincia di Palermo, nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 agosto 2025.
Secondo le prime informazioni fin qui raccolte, una delle ultime persone ad aver visto Simona viva è un’amica che l’ha salutata intorno alle 3:20 del mattino. Il corpo è stato ritrovato nella piscina meno di un’ora dopo e la chiamata ai soccorsi è partita intorno alle 4:10.
ANSA
La festa si svolgeva in una villa di via Sant’Isidoro e coinvolgeva diverse decine di invitati. La piscina, stando alle testimonianze, aveva un fondale basso, un dettaglio che, assieme ad alcuni graffi visibili sul petto della giovane, ha portato gli inquirenti a non escludere alcuna ipotesi sulle cause della morte.
Le indagini delle Forze dell’Ordine
I Carabinieri della compagnia di Bagheria stanno raccogliendo testimonianze tra gli invitati alla festa per ricostruire con esattezza cosa sia accaduto nelle ore precedenti al decesso. Al momento non risultano ipotesi ufficiali da parte degli investigatori
L’autopsia, disposta dalla Procura, dovrà chiarire se Simona sia annegata in seguito a un malore, a una caduta accidentale o per altre cause. L’avvocato Gabriele Giambrone, legale della famiglia Cinà, ha evidenziato numerosi punti oscuri, tra i quali il ritardo nel rilevare il corpo nonostante la piscina fosse piccola e la villa affollata.
Altri punti da chiarire secondo l’avvocato sono la posizione del corpo (“a faccia in su”) che potrebbe non combaciare con una caduta accidentale, e il fatto che i genitori siano stati contattati solo verso le 4:50, quando Simona non era ancora tornata a casa. Inoltre, è stato disposto un prelievo del DNA su uno degli invitati dopo il ritrovamento di tracce di sangue nella villa, ritenute potenzialmente rilevanti per le indagini.
Chi era Simona Cinà
Simona Cinà era nota nell’ambiente sportivo locale per il suo impegno nella pallavolo: aveva vestito la maglia dell’Acds Capacense Volley fino allo scorso anno. Aveva anche partecipato a tornei di beach volley, frequentato l’università e trascorso un periodo all’estero con il programma Erasmus.
“Simona Cinà era una ragazza solare, amava la pallavolo – ha detto Paolo Di Maggio, presidente dell’Acds Capacense Volley – Ha giocato nella nostra società fino allo scorso anno. Per lei la pallavolo era tutto. Ha insegnato anche a tanti bambini. Siamo distrutti per la notizia”.
“Si è fermata lo scorso anno perché doveva fare un anno di Erasmus in Spagna andando anche a trovare il fratello, la ricordiamo con tanto affetto. Era una giovane che amava lo sport e si impegnava molto. Partecipava anche a diversi tornei di beach volley in estate. Una grande perdita” ha poi concluso Di Maggio.
