Alessandro Venier ucciso e fatto a pezzi a Gemona, la madre svela il movente: voleva portare via la figlia
Omicidio di Alessandro Venier a Gemona: madre e compagna accusate di premeditazione. La vittima voleva lasciare l’Italia con la figlia per trasferirsi in Colombia
Dietro l’omicidio di Alessandro Venier, ucciso e fatto a pezzi dalla madre e dalla compagna a Gemona, ci sarebbe la volontà della vittima di andare via dall’Italia. Lorena Venier, durante l’interrogatorio, ha confessato che il figlio aveva intenzione di trasferirsi in Colombia, portando con sé la figlia di pochi mesi. Alla donna e a Marilyn Castro verrà quindi contestata anche la premeditazione.
- Omicidio Alessandro Venier: la confessione della madre
- La vittima voleva trasferirsi in Colombia con la figlia
- La reazione della compagna e della madre
Omicidio Alessandro Venier: la confessione della madre
Nuovi e inquietanti dettagli sono emersi nelle ultime ore in merito all’omicidio di Alessandro Venier, ucciso lo scorso 25 luglio dalla madre e dalla compagna a Gemona.
Inizialmente si era parlato di una possibile lite per futili motivi, escludendo l’ipotesi della premeditazione.
ANSA
Inquirenti e scientifica sul luogo dove Venier è stato ucciso e fatto a pezzi dalla madre e dalla compagna
Eppure, è stata la stessa madre, Lorena Venier, ad ammettere durante un interrogatorio che si è trattato di un omicidio premeditato.
La vittima voleva trasferirsi in Colombia con la figlia
Stando a quanto ammesso da Lorena, Alessandro Venier aveva intenzione di partire per il Sud America. La vittima avrebbe voluto partire con la figlia di sei mesi e con la compagna, lasciando l’Italia per trasferirsi definitivamente in Colombia.
Secondo quanto emerso dalla confessione, Venier era già in contatto con un amico residente in Colombia e proprietario di un’azienda: aveva dunque organizzato nei dettagli il trasferimento.
Non si è dunque trattato di un momento casuale: per ammissione della donna, è emerso durante l’interrogatorio che l’omicidio e il successivo occultamento del cadavere sarebbero avvenuti proprio a pochi giorni dalla partenza per il Sud America.
La reazione della compagna e della madre
Tuttavia, la decisione di Alessandro Venier non aveva incontrato il favore della famiglia. Né la madre, né la compagna Marilyn Castro, madre della figlia della vittima, condividevano la decisione del trasferimento in Colombia.
Le due donne avevano instaurato un rapporto molto stretto e hanno deciso di stordire Venier con dei farmaci prima di soffocarlo con un cordino.
Successivamente, ne avrebbero occultato il cadavere facendolo a pezzi e ricoprendolo di calce.
Alle due donne verrà dunque contestata anche la premeditazione, che va ad aggiungersi alle accuse di omicidio e occultamento di cadavere.
