Aurora Maniscalco trovata morta a Vienna, disposta l'autopsia invocata disperatamente dalla famiglia
L'autopsia su Aurora Maniscalco è stata disposta per l’11 luglio a Palermo: mentre Vienna parla di suicidio, la Procura indaga sul fidanzato
È stata fissata la data dell’autopsia sulla salma di Aurora Maniscalco, la giovane hostess morta a Vienna. L’esame irripetibile si svolgerà venerdì 11 luglio ed è stato affidato ai medici dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Per la magistratura di Vienna, si tratta di suicidio. La Procura di Palermo, invece, indaga sul fidanzato della giovane, il 27enne Elio Bargione.
- Aurora Maniscalco: la data dell’autopsia
- Hostess morta a Vienna: l’esposto dell’avvocato
- I dubbi della famiglia
Aurora Maniscalco: la data dell’autopsia
L’autopsia sul corpo di Aurora Maniscalco sarà eseguita a Palermo, città d’origine della giovane hostess morta dopo essere caduta dal terzo piano di un palazzo a Vienna.
Ed è stata finalmente fissata una data ufficiale: l’esame si svolgerà venerdì 11 luglio. La Procura di Palermo ha conferito l’incarico ai medici dell’istituto di medicina legale del Policlinico nella giornata del 9 luglio, dopo che il giorno precedente la salma è arrivata dall’Austria in Sicilia.
La vittima lavorava come hostess per Lauda Air Europe Limited, compagnia aerea low cost maltese
L’autopsia sarà solo uno di una serie di esami irripetibili che le Forze dell’Ordine italiane hanno richiesto nell’ambito delle indagini che vedono il fidanzato dalla giovane, il 27enne Elio Bargione, indagato per istigazione al suicidio.
Hostess morta a Vienna: l’esposto dell’avvocato
Il legale Alberto Raffadale, l’avvocato che rappresenta la famiglia Maniscalco, aveva infatti presentato un esposto. La richiesta della famiglia della giovane hostess morta a Vienna ha richiesto una serie di esami, tra i quali l’autopsia.
Tuttavia, la magistratura di Vienna aveva negato gli esami, in quanto la tragedia è stata immediatamente chiusa e bollata come suicidio.
Le Forze dell’Ordine austriache ritengono infatti che Aurora Maniscalco si sia gettata volontariamente dal balcone. Lo hanno confermato, oltre al 27enne Elio Bargione, anche lui originario di Palermo e assistente di volo, anche alcuni passanti che avrebbero assistito alla scena.
I dubbi della famiglia
Tuttavia, i familiari della giovane hostess morta a Vienna hanno fin da subito rifiutato l’ipotesi del suicidio.
“Spero che la giustizia faccia il suo corso e ci dica la verità su Aurora che era una ragazza piena di vita”, ha dichiarato Francesco Paolo Maniscalco, il padre della vittima.
“Noi chiediamo di conoscere la verità. Ho tante cose per la testa. A Vienna non sono state fatte indagini. Il racconto del fidanzato non è chiaro”, ha affermato Maniscalco.
L’uomo, inoltre, è stato recentemente intervistato nel corso della trasmissione Morning News ed ha accusato in maniera diretta Elio Bargione.
Stando alla testimonianza dell’uomo, il rapporto tra i due giovani era caratterizzato da liti e botte, con episodi di violenza fisica reciproca.