Blogger indagato sul caso Emanuela Orlandi, il colpo di scena dopo i post social: le accuse al 50enne
Un blogger 50enne è indagato per favoreggiamento dopo aver postato contenuti su Emanuela Orlandi su un gruppo Facebook: cosa sappiamo
Un noto blogger di 50 anni è ora indagato per favoreggiamento dopo aver postato contenuti relativi al caso di Emanuela Orlandi citando le iniziali della sua fonte. L’autore di quei contenuti vive in Ciociaria, nel Frusinate, ed è finito nel mirino degli investigatori della direzione distrettuale antimafia per aver pubblicato informazioni che riguardano la giovane scomparsa nel 1983 all’età di 15 anni. Informazioni, queste, che riguarderebbero ciò che sarebbe accaduto alla ragazzina una volta uscita dalla lezione di musica. L’autorità giudiziaria ha fatto scattare le perquisizioni personali a carico del 50enne.
Indagato un blogger 50enne
Negli ultimi giorni all’interno del gruppo Vogliamo la Verità su Emanuela Orlandi un noto blogger 50enne ha postato due contenuti che riguardano la scomparsa della cittadina vaticana, un mistero che occupa le pagine di cronaca dal 1983.
Come ricostruisce Ciociaria Oggi, i suoi messaggi sono finiti sotto l’attenzione dell’autorità giudiziaria che ha fatto scattare i controlli. Per questo gli investigatori si sono recati presso la sua abitazione, in provincia di Frosinone, per una perquisizione personale e per sequestrare un computer portatile.
Per il contenuto di quei post, in cui il blogger citava le iniziali della sua fonte, il 50enne è ora indagato per favoreggiamento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, direzione distrettuale antimafia.
Il fratello della ragazza scomparsa, Pietro Orlandi, ha specificato che il gruppo Facebook in cui sono comparsi i contenuti attenzionati dagli investigatori non è quello da lui fondato, bensì è una community curata dal giornalista Pino Nicotri.
Quei post su Emanuela Orlandi
Per poter visionare i contenuti ora sotto indagine da parte degli investigatori è necessario essere iscritti al gruppo Facebook Vogliamo la Verità su Emanuela Orlandi. La privacy del gruppo, infatti, è impostata su “privato”.
Tuttavia, secondo le indiscrezioni riportate da Ciociaria Oggi il noto blogger avrebbe pubblicato informazioni riferite da una fonte su un evento che avrebbe coinvolto Emanuela Orlandi il 22 giugno 1983, il giorno della sua scomparsa, dopo che la ragazzina uscì dalla scuola di musica.
Parla l’avvocato del 50enne
Ciociaria Oggi riporta che Luigi Tozzi, avvocato dell’indagato, riferisce che il suo assistito si dichiara estraneo ai fatti che riguardano il caso Orlandi e che rivendica la sua libertà di espressione.
Pietro Orlandi, dal suo profilo Facebook, commenta: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”.