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Caso Bova, Federico Monzino rompe il silenzio sui messaggi e punta il dito contro Martina Ceretti

Federico Monzino svela la voglia di diventare famosa di Martina Ceretti. La sua verità sul caso Bova, messaggi, chat e audio tra modella e attore

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Mariaclaudia Catalano

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista dal 2012. Laureata in Lettere Moderne con esperienze sul web, in radio e tv nazionali. Appassionata di cronaca e politica

Mentre continua ad essere virale l’audio di Raoul Bova inviato a Martina Ceretti, e ad esserci un’inchiesta in corso per tentata estorsione contro ignoti, a parlare è Federico Monzino. L’imprenditore, amico della modella e presunta amante dell’attore, ha voluto chiarire la sua posizione su messaggi, chat e audio divulgati, rivelando anche un dettaglio sull’influencer che potrebbe essere rilevante per comprendere il perché sia stata resa nota la vicenda.

Cosa ha detto Federico Monzino su Martina Ceretti

Inizialmente l’imprenditore, citato da Fabrizio Corona nella puntata di Falsissimo dedicata ai presunti tradimenti di Raoul Bova in stile Temptation Island, è intervenuto sul suo profilo Instagram personale.

“Prendo le distanze dalla ricostruzione sui fatti della vicenda Bova-Ceretti” queste le sue prime parole.

Raoul Bova e Rocio Munoz Morales

A La Repubblica Federico Monzino ha spiegato che inizialmente Martina Ceretti voleva diventare famosa “in questo modo”.

L’imprenditore sottolinea che, una volta che Fabrizio Corona aveva ricevuto le chat con il consenso della modella, la stessa aveva chiesto in un secondo momento di fermare tutto.

Il motivo era la percezione che il conseguente clamore mediatico avrebbe potuto danneggiare la sua immagine.

La verità di Federico Monzino su audio, chat e messaggi divulgati

Il 21 luglio diventano di dominio pubblico passaggi di chat, messaggi e alcuni audio tra Raoul Bova e la presunta amante Martina Ceretti.

Fabrizio Corona indica la modella e Federico Monzino come coloro che materialmente, e volontariamente, gli avrebbero girato il materiale in questione.

A corredo delle sue dichiarazioni una presunta chat in cui verrebbe contattato dallo stesso imprenditore.

Federico Monzino riferisce a La Repubblica di aver detto anche alla polizia di non essere stato lui a ricattare Raoul Bova “Corona ha inventato tante cose sul mio conto, non è credibile”. Ha però ammesso di aver inviato tutto il materiale a Fabrizio Corona con il consenso di Martina Ceretti.

Al centro dell’inchiesta dei presunti messaggi ricevuti da Raoul Bova sul suo telefono cellulare in cui un uomo misterioso dice di avere raccolto dallo smartphone di Martina Ceretti delle loro conversazioni intime.

Il presunto ricattatore avrebbe chiesto all’attore un regalo per non divulgare il contenuto dei messaggi.

La versione di Raoul Bova

Tramite il suo legale, David Leggi, Raoul Bova ha chiarito la sua posizione sul caso e sul rapporto con Rocio Munoz Morales, madre di Luna e Alma, due dei quattro figli dell’attore.

L’avvocato ha spiegato in una nota che i due, mai sposati, erano già separati da molto tempo e che si attende solo la formalizzazione da parte della signora Morales, anche in tribunale, di una realtà “già nota e indiscutibile”.

Per quanto riguarda audio, chat e messaggi diffusi online tra l’attore e Martina Ceretti, ha riferito che “sono in corso accertamenti da parte della Magistratura penale, che indaga sui diversi reati ipotizzabili a carico delle varie persone coinvolte”.

Diversa la versione di Rocio Munoz Morales attraverso il suo avvocato Antonio Conte. Il legale ha precisato che “è assolutamente falso che vi sia una separazione di fatto, risalente addirittura a molto tempo prima”.

L’attrice avrebbe appreso dai media quanto accaduto.

ANSA

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