Raoul Bova e il caso Ceretti, chi è Federico Monzino pr che avrebbe ricattato l'attore: il testo dei messaggi

L'imprenditore e amico di Martina Ceretti, Federico Monzino, è stato sentito in questura sulla divulgazione degli audio tra l'influencer e Raoul Bova

Pubblicato:

Federico Monzino è un imprenditore e amico di Martina Ceretti sentito in questura sul caso dell’audio e delle chat tra Raoul Bova e l’influencer rese pubbliche sul sito di Fabrizio Corona. La vicenda è al centro dell’inchiesta per tentata estorsione ai danni dell’attore. L’industriale 29enne sarebbe indagato per aver tentato di ricattare l’interprete di Don Matteo.

L’inchiesta per tentata estorsione

L’11 luglio 2025 Raoul Bova ha ricevuto un messaggio da un numero spagnolo, un’utenza che sembra affidata a un prestanome.

“Non è il caso che venga fuori uno scandalo sui giornali, no? Per il tuo matrimonio – è il contenuto del messaggio – per la tua immagine, per il tuo presente e futuro lavoro. Altro che don Matteo… ho dei contenuti fra te e Martina cerretti (con la minuscola e due erre, ndr) che ti farebbero molto male. Capisci tutto questo che diventa di dominio pubblico”.

Raoul BovaANSA

L’attore Raoul Bova

Secondo l’accusa, il ricattatore dell’attore romano sarebbe appunto l’industriale milanese, Federico Monzino.

“Comunque lunedì esce su falsissimo – continua il testo – arriva a Corona, ma io posso non fare accadere tutto ciò… se mi vieni incontro blocchiamo tutto e rimane privato — scrive ancora nel messaggio, che viene considerato a tutti gli effetti un tentativo di ricatto —. Se poi vuoi essere così gentile e farmi un regalo, dato che ti sto salvando il culo, sta a te. Ti evito una cosa pesantissima, dimmi quanto vale non pubblicare tutta quella roba… nelle mani di Fabrizio diventa una puntata di falsissimo… sono in contatto con lui”.

Al centro delle indagini ci sarebbero comunque almeno una decina di messaggi ricevuti dall’attore, che li ha letti ma non ha mai risposto. Bova è invece andato negli uffici della polizia postale di Roma per sporgere denuncia, facendo così scattare l’inchiesta del pm Eliana Dolce prima che il caso scoppiasse con le rivelazioni di Falsissimo dieci giorni più tardi.

Chi è Federico Monzino

Federico Monzino è l’ultimo erede di una delle famiglie più influenti del capoluogo lombardo, fondatrice del colosso Standa, nei primi del Novecento.

L’imprenditore fa parte del consiglio di amministrazione del Cranchi Yacht, un cantiere noto per la produzione di imbarcazioni di alta gamma, tradizione avviata dal nonno Tullio nel 1970. Un altro ramo importante della dinastia è legato al Centro Cardiologico Monzino, da anni un’eccellenza nella ricerca e cura delle patologie cardiache.

L’industriale è considerato un pr noto negli ambienti vip milanesi e molto attivo sui social, dove ama condividere la sua passione per automobili di lusso e uno stile di vita lussuoso. Su Instagram si è dichiarato estraneo alle accuse.

A La Repubblica Monzino ha detto che “Martina voleva diventare famosa inizialmente in questo modo” ma che ci avrebbe ripensato dopo aver dato le chat in mano a Fabrizio Corona.

Le accuse di Fabrizio Corona

Fabrizio Corona sostiene che i files gli siano stati “consegnati volontariamente da Federico Monzino e Martina Ceretti”, inviati direttamente sul suo cellulare dal loro computer.

“Non c’è stata alcuna acquisizione fraudolenta del materiale” avrebbe detto il fotografo. La divulgazione delle chat tra l’influencer e l’attore sarebbe dovuta servire “a far diventare famosa Martina“.

“Solo che poi hanno contattato Bova – avrebbe aggiunto Corona – per chiedergli soldi in cambio della mancata pubblicazione, all’interno di Falsissimo. Il tutto avvenuto totalmente a nostra insaputa”.

Sia Ceretti che Monzino smentiscono però quanto affermato dal fotografo. Intanto la procura continua a indagare sul ricatto avvenuto ai danni di Raoul Bova.

Federico Monzino nel riquadro e Raoul Bova Facebook Federico Monzino/Ansa