Chiara Appendino ha un malore alla Camera, la deputata M5S soccorsa e portata via dall'Aula in sedia a rotelle
Malore per Chiara Appendino alla Camera, seduta sospesa per consentire i soccorsi alla deputata del M5S: è stata portata via in sedia a rotelle
Paura alla Camera, dove la deputata del M5S, Chiara Appendino, ha accusato un lieve malore prima del voto sull’istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione. Il presidente di turno, Giorgio Mulè, ha sospeso la seduta. Immediata la corsa degli altri deputata verso l’ex sindaca di Torino, soccorsa dal personale dell’infermeria interna di Montecitorio. Alla ripresa dei lavori, Mulè ha rivolto gli auguri di pronta guarigione alla collega.
- Malore per Chiara Appendino alla Camera
- Come sta Chiara Appendino
- L'intervento sulla Rai poche ore prima
Malore per Chiara Appendino alla Camera
Chiara Appendino si è sentita male alle ore 12:42 di giovedì 17 luglio, mentre era seduta tra i banchi della Camera.
Il presidente di turno, Giorgio Mulè, ha immediatamente sospeso la seduta per 8 minuti.
Come sta Chiara Appendino
A tranquillizzare tutti sullo stato di salute di Chiara Appendino è stato lo stesso Mulè, alle ore 12:50.
Alla ripresa dei lavori, infatti, ha dichiarato: “Tranquillizzo tutti su quanto accaduto, ovvimanete i migliori auguri per riprendersi immediatamente alla collega Appendino”
La deputata del M5S, dopo essere stata soccorsa, è stata portata via dall’Aula in sedia a rotelle.
L’intervento sulla Rai poche ore prima
Un paio di ore prima era intervenuta in diretta ad Agorà, trasmissione di Rai 3, parlando dell’inchiesta sull’urbanistica a Milano:
“Ho fatto la sindaca e so quanto è difficile dire no a una variante urbanistica o ridurre il consumo di suolo, e quanto è stato faticoso portare Torino a essere l’unica grande città a restituire suolo invece di consumarne. Ma da Milano emerge un quadroinquietante ed è doveroso un passo di lato di Sala. Sentire la destra fare la morale, però, è inaccettabile: non solo hanno smantellato i presidi di giustizia per salvare i colletti bianchi – dall’abuso d’ufficio alle intercettazioni alla nostra spazzacorrotti – ma pochi mesi fa hanno votato la schifezza del SalvaMilano insieme al Pd. Che a Milano ci fosse una bolla di speculazione edilizia era evidente, ma a votare la norma c’erano loro e ad opporci dal primo giorno c’eravamo noi. Ora il Salva Milano è fermo al Senato solo perché si sono spaventati, ma non possono cancellare quello che hanno fatto”.